La Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione (Sent. n. 48039/2008) ha stabilito che rischia una condanna penale, l'imprenditore che emette fatture false e ciò anche se queste si riferiscono a operazioni commerciali realmente effettuate. La Corte ha infatti precisato che "le fattispecie delittuose di cui all'art. 8 del D. Lgs. 74/2000 (emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti) ed all'art. 2 del medesimo decreto legislativo
(dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti), pertanto, sono integrate, oltre che dall'emissione o dall'utilizzazione nelle dichiarazioni annuali dei redditi e ai fini IVA di documentazione contabile, fiscalmente rilevante, che non corrisponda ad operazioni reali, anche dalla emissione di detta documentazione da parte di soggetti diversi rispetto a quelli tra i quali è intercorsa l'operazione commerciale ovvero la successiva utilizzazione di detta documentazione nelle dichiarazioni annuali relative alle imposte citate da parte dell'operatore commerciale che ha ricevuto le fatture da un soggetto diverso rispetto all'effettivo esecutore della prestazione".

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