L'ultima versione della bozza di decreto sul riparto del fondo da 60 milioni di euro per il superticket premia maggiormente le regioni più ricche. Cittadinanzaattiva e i camici bianchi chiedono di non approvare decreto

di Gabriella Lax - L'abolizione del superticket si ripropone anche quest'anno. L'ultima versione della bozza di decreto sul riparto del fondino da 60 milioni di euro, istituito dalla legge di Bilancio (per alleggerire con una misura-piuma il balzello del superticket) prevede l'aumento dal 10% al 20%, cioè da sei a 12 milioni di euro, della quota finalizzata a premiare le Regioni che già abbiano previsto misure per diminuire la compartecipazione. L'unico altro criterio è che il restante 90% del Fondo sia ripartito in base al volume di ricette di specialistica ambulatoriale. Un plus che andrebbe a Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Basilicata, e che inevitabilmente drenerebbe soldi per le altre realtà. Ci pensa Cittadinanzaattiva a lanciare l'appello raccogliendo 40mila firme, consegnate ai parlamentari. L'obiettivo è l'abrogazione totale del superticket.

Superticket, Fnomceo: «Non approvare questa versione decreto»

All'appello di Cittadinanzaattiva si unisce anche la Federazione nazionale degli Ordini dei medici, sostenendo che «Una ripartizione fatta sulla base di questi criteri non farebbe che esasperare le disuguaglianze di salute nel nostro Paese, andando contro i principi fondanti del nostro servizio sanitario nazionale. A quarant'anni dalla nascita, il nostro sistema sanitario nazionale non si merita questo tradimento: uniamo quindi la nostra voce a quella di Cittadinanzattiva per chiedere di non approvare il decreto in questi termini. Chiediamo inoltre ai governatori delle Regioni penalizzate da questo riparto di fare sentire le loro istanze».


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