Il dispositivo consente di rilevare le violazioni al divieto di sorpasso tramite telecamere e sensori collocati sul manto stradale

di Lucia Izzo - Non capita raramente che un automobilista si trovi a subire un sorpasso su strade o tratti dove una simile manovra è vietata, o a sorpassare egli stesso, magari per superare il veicolo avanti che lo obbliga a procedere a velocità di crociera! Tuttavia, in pochi sanno che esiste un apposito dispositivo per rivelare questo genere di infrazione del codice della strada chiamato sorpassometro. 


Come funziona il sorpassometro?

Si tratta di un dispositivo di controllo che utilizza telecamere collocate generalmente in posizione sopraelevata, direttamente collegate ad alcune spire installate sul manto stradale.

I sensori rilevano il passaggio dell'automobile facendo attivare le telecamere che fotografano l'autovettura e registrano un filmato che ripercorre i 5 secondi precedenti e i 10 successivi all'infrazione, nonché la targa del veicolo.


Poiché le telecamere sono collegate a un computer dotato di modem, il materiale registrato viene automaticamente trasmesso via GPRS alla centrale di controllo.

Per registrare l'infrazione non si rende quindi necessaria la presenza fisica di un operatore; dopo un vaglio in sede di controllo, atto a scartare i falsi positivi e gli episodi dubbi, il tutto viene rinviato alla sede del comando operativo provinciale di competenza, così che l'addetto di Polizia incaricato può visionare i filmati ed emettere il relativo verbale.


La mappa dei sorpassometri

I sorpassometri (postazioni sia fisse che mobili) vengono posizionati in punti abbastanza sensibili come quelle strade statali dove, essendo il sorpasso particolarmente pericoloso, è presente la striscia continua; ma il dispositivo può essere anche presente su autostrade e tangenziali così da rilevare le violazioni riguardanti l'accesso alla corsia di emergenza. 

Una mappa della presenza del sorpassometro sulle strade italiane è stata stilata dalla Polizia di Stato (scaricabile qui

). Anche se l'elenco risulta un po' datato è, al momento, l'unica affidabile e disponibile. 


Le sanzioni

Il sorpasso è disciplinato dall'art. 148 C.d.S. che precisa anche i casi in cui tale manovra è vietata: la violazione del divieto di sorpasso può costare una multa di importo variabile, in base alla gravità della manovra, dagli 80 euro fino a 1.272 euro.

In alcuni casi alla sanzione pecuniaria può accompagnarsi la perdita da 2 a 10 punti sulla patente o addirittura, nei casi più gravi, la sospensione della stessa.


Va precisato che la sanzione può essere elevata solo se la manovra di sorpasso viene completata, con rientro nella propria corsia dopo aver superato il veicolo che precede e non se, ad esempio, rilevato lo strumento si rientra subito in carreggiata senza effettuare alcun sorpasso.


Tuttavia, stante l'alto rischio di incidenti sotteso a tali pratiche, il consiglio è di ponderare con estrema cura la convenienza e la l'opportunità di effettuare la manovra di sorpasso in tutta sicurezza, rispettando gli appositi divieti indicati dal Codice della Strada e dalla segnaletica stradale.


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