I rilievi sono inattendibili e con ampi margini di errore. Positive all'etilometro anche persone che non hanno assunto alcool

E' possibile risultare positivi all'etilometro senza avere assunto bevande alcoliche?

A quanto pare sì! E' quanto denuncia Giorgio Marcon (Coordinatore tecnico del Coordinamento Nazionale per la Sicurezza a 360°) che in una consulenza tecnica d'ufficio spiega, nei dettagli, le ragioni per cui questo strumento non è in grado di dare risultati corretti. 

Il consulente, che oltretutto ha conseguito il premio ONPS presso la Camera dei Deputati per la condivisione dei comuni obiettivi di legalità, sicurezza e sviluppo, ha illustrato nei dettagli quali sono i problemi di fondo degli etilometri: questi strumenti non sono in grado di sapere quanto sangue c'è in una persona e quindi, per calcolare la percentuale di alcol nel sangue (il c.d. dato "grammi per litro"), si deve "presumere" che il soggetto sottoposto al test abbia un determinato volume di sangue. Volume che però cambia da persona a persona.

Come si legge nella perizia qui sotto allegata: "Nessuno strumento con rilievo empirico riesce a determinare la reale quantità di litri di sangue nel corpo di una persona, per poi suddividere il rilevato in grammi litro". 

Il dato che viene poi calcolato da un software non risulta dunque essere attendibile e può generare numerosi "falsi positivi". 

Il consulente fa anche notare che l'etilometro non rileva direttamente la presenza di alcool nel sangue come accade nei normali esami di laboratorio, ma si limita a misurare la "densità" dell'espirato. Ma tale densità può essere influenzata da diversi fattori e non solo dall'alcool. 

Nella sua perizia Marcon spiega nel dettaglio che: "l'alcol misurato dall'etilometro non proviene dagli alveoli polmonari che lo catturano dal sangue, ma attraverso uno scambio lungo il cavo orale. La concentrazione misurata non ha perciò nessun collegamento con la percentuale di alcol realmente presente nel sangue ... (Prof. M. Hlastala, Dipartimento di Fisiologia, Biofisica e Medicina, Università dello Stato di Washington, Seattle (USA)). 

La legge atta a scoprire e sanzionare i guidatori "ubriachi" si basa sulla quantificazione della concentrazione di alcol nel sangue, utilizzando però apparecchiature (ABT) che misurano la concentrazione di alcol nel fiato (che non ha nessun riflesso sulle capacità di guida). 

Anche le variazioni minime di temperatura inoltre possono comportare margini di errore nelle misurazioni (fino al 20%)"

Il consulente ha riferito di aver anche affrontato il caso di un automobilista astemio a cui l'etilometro aveva riscontrato un tasso alcolemico superiore ai limiti di legge! 

Per maggiori dettagli si rimanda ai seguenti allegati:

- Perizia che dimostra l'inattendibilità dell'etilometro

- Notizie di stampa sullo scandalo degli etilometri

- Video di una prova tecnica con due etilometri a confronto:



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