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POSTA e RISPOSTA: multe e dintorni (25^ puntata)



Prevenzione, non repressione: questa in sintesi l'opinione espressa dal nostro lettore ANTONINO CANTA: "ma cosa deve fare un poveraccio che, non mille ma 514,00 euro di pensione al mese, deve sostenersi lui e magari una moglie? purtroppo oggi è sempre piu facile incappare in qualche multa. Però faccio una considerazione: se il vigile si mettesse all'inizio del divieto e non alla fine per multare non sarebbe piu corretto ed eviterebbe eventuali incidenti, mi spiego prevenire non reprimere. E molte multe non ci sarebbero più,grazie antonino canta". Bella la metafora! Grazie a Lei, caro Sig. Carta. Scrive MAX (mail identificata): "Siamo proprio in un paese alla deriva. Una persona dovrebbe pagare una multa per omissione dei dati del conducente comunque? Quali dati? Se come proprietario non ricordo chi era al volante in quel giorno (posso non ricordarlo dopo mesi dall'infrazione?) perché devo comunicarli se ho intenzione di fare ricorso al Giudice di Pace? Se per una sentenza di tale giudice occorrono anni è colpa del cittadino? E' evidente che se l'auto la usa solo il proprietario che non intende fare ricorso allora solo in questo caso ha il dovere di inviare i suoi dati a chi di dovere. Max". Ho già espresso il mio pensiero su tale disposizione di legge: è demenziale ed incostituzionale. Studio Cataldi ringrazia anche Max per il suo contributo che non fa una piega. A presto, sempre su questi schermi! Data: 07/01/2011 10:00:00
Autore: Avv. Paolo M. Storani