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Rivalutazione pensioni 2022 e 2023

Dopo la rivalutazione delle pensioni 2022 spiegate dall'INPS arriva il decreto del MEF con la rivalutazione delle pensioni decorrenti dal 2023


Pensioni 2022 e 2023: rivalutazioni

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Sono due i provvedimenti che, uno dopo l'altro, hanno reso note le rivalutazioni delle pensioni 2022 e 2023. Il primo è una circolare INPS n. 120 del 26 ottobre 2022 (sotto allegata), il secondo è il decreto del MEF sulla perequazione automatica delle pensioni pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 271 del 19 novembre 2022 (sotto allegato).

Rivalutazione pensioni 2022

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La circolare descrive l'applicazione della rivalutazione definitiva per l'anno in corso, prevedendo importi più alti anche grazie al bonus di 150 euro per il caro energia. Per rendere più chiaro il contenuto della circolare, l'INPS ha allegato una Tabella (sotto allegata)

L'importo complessivo base della perequazione è quello delle prestazioni presenti nel Casellario centrale delle Pensioni con alcune eccezioni, indicate nella circolare.

Ai fini della rivalutazione, la variazione percentuale comunicata a fine gennaio 2022 è dell'1,90%, indice di perequazione automatica delle pensioni che ha comportato il conguaglio da perequazione rispetto alla percentuale utilizzata per il 2022.

Pensioni e trattamenti rivalutati

La circolare descrive poi le rivalutazioni delle pensioni che godono di trattamenti particolari, come per le vittime di atti di terrorismo e strage, i cui importi vengono aggiornati o in base all'Indice ISTAT dei prezzi al consumo o nella misura massima dell'1,25% sull'ammontare del trattamento dell'anno precedente.

Rivalutazione pensioni altro beneficiario

Rivalutati anche gli importi delle pensioni dovute a un altro beneficiario rispetto al titolare, come l'ex coniuge superstite e gli assegni alimentari per ex coniuge e figli.

Pensioni gestione pubblica

Per quanto riguarda le pensioni della Gestione Pubblica, la misura della indennità corrisposta mensilmente dal 1° di gennaio 2022 è di 804,56 euro, sulla tredicesima però scende a 784,56 euro.

Anche per i dipendenti pubblici è intervenuta la rivalutazione delle quote dovute ad altro beneficiario, come il coniuge superstite o divorziato titolari dell'assegno divorzile, in questo caso l'adeguamento spetta in base alle modalità stabilite dal Giudice nel momento in cui procede all'assegnazione e viene riconosciuto direttamente dagli operatori delle Sedi della Gestione Dipendenti Pubblici.

Accompagnamento e invalidità

In relazione alle prestazione di accompagnamento alla pensione, la circolare ricorda che le stesse conservano l'importo stabilito perché trattamenti di natura non pensionistica. Aumento perequativo infine per le prestazioni assistenziali dell'invalidità civile e l'assegno o pensione sociale.

Data: 22/11/2022 14:00:00
Autore: Annamaria Villafrate