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Agenzia dei beni confiscati alle mafie: come funziona

Guida all'Agenzia dei beni confiscati alle mafie all'indomani del DPR n. 118/2018 che ne ha disciplinato l'organizzazione e il personale e del decreto sicurezza che prevede l'ipotesi della vendita dei beni confiscati alle mafie ai privati


di Annamaria Villafrate - Il 16 ottobre sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il DPR n. 118/2018 che contiene il regolamento sull'organizzazione e la dotazione delle risorse umane e strumentali per il funzionamento dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.

Un regolamento che assume particolare importanza dopo la pubblicazione del decreto sicurezza Salvini che contiene diverse norme sul funzionamento dell'Agenzia tra cui la possibilità, nel caso in cui non sia possibile "effettuare la destinazione o il trasferimento per le finalità di pubblico interesse" dei beni confiscati o sequestrati alle mafie, della vendita ai privati con provvedimento dell'Agenzia.

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Vediamo insieme, quindi, quali provvedimenti disciplinano l'Agenzia, i suoi compiti, gli organi, le funzioni, la destinazione dei beni sequestrati, l'organizzazione e il personale:

L'Agenzia dei beni confiscati alle mafie

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L'Agenzia dei beni confiscati alle mafie è stata istituita con decreto legge n. 2 del 2010, per avere un organismo in grado di assicurare un'amministrazione e una destinazione unitaria ed efficace degli stessi, tramite un raccordo stabile con l'autorità giudiziaria e le amministrazioni interessate. Dotata di personalità di diritto pubblico, ha autonomia contabile e organizzativa, sede a Reggio Calabria ed è posta sotto la vigilanza del Ministero dell'Interno. Il 16 ottobre 2018, è stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale il DPR n. 118/2018 contenente il regolamento sull'organizzazione e la dotazione delle risorse umane e strumentali per il funzionamento dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni.

Compiti dell'Agenzia

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All'Agenzia spettano i seguenti compiti:

Organi e funzioni

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Sono organi dell'Agenzia il Direttore, il Consiglio direttivo e il Collegio dei revisori. Il Direttore ha la rappresentanza legale dell'Agenzia, può nominare uno o più delegati, convoca il Consiglio direttivo, stabilisce l'ordine del giorno delle sedute, attua gli indirizzi e le linee guida del direttivo per quanto riguarda l'amministrazione, l'assegnazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati, presenta al Consiglio direttivo il bilancio preventivo e il conto consultivo, riferisce ai Ministri dell'interno e della giustizia e redige una relazione semestrale sull'attività svolta dall'Agenzia.

Destinazione dei beni sequestrati

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L'Agenzia adotta i provvedimenti di destinazione dei beni confiscati per le prioritarie istituzionali e sociali, nel rispetto delle modalità indicate dalla legge n. 575/1965. Nelle ipotesi eccezionali previste dalla disciplina a tutela dell'ambiente e della sicurezza o quando il bene è improduttivo, inutilizzabile, non destinabile o non alienabile, l'Agenzia dispone la vendita, la distruzione o la demolizione dei beni, nei modi previsti sempre dalla legge n. 575/1965.

La vendita dei beni ai privati: le novità del decreto sicurezza

Il decreto sicurezza contiene un piccolo ma importante nucleo di norme riguardanti l'Anbsc. Tra queste, figura il nuovo regime di vendita degli immobili che amplia la platea dei potenziali acquirenti, stabilendo che sia l'acquirente a sanare gli abusi e prevedendo la riassegnazione all'Agenzia del 20% del ricavato. La norma della "discordia" che ha suscitato diverse perplessità e critiche, in particolare, modificando l'art. 48 del Codice Antimafia, sancisce la possibilità che i beni per i quali "non sia possibile effettuare la destinazione o il trasferimento per le finalità di pubblico interesse ivi contemplate, sono destinati con provvedimento dell'Agenzia alla vendita, osservate, in quanto compatibili, le disposizioni del codice di procedura civile" e, dunque, con apertura ai privati.

Principi di organizzazione

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Il regolamento dell'Agenzia contenuto nel DPR n. 118/2018, nel disciplinare l'organizzazione e il funzionamento dell'Agenzia si conforma alle legge n. 241/1990 e si ispira ai seguenti principi:

Struttura organizzativa dell'Agenzia

L'Agenzia è organizzata nelle seguenti articolazioni:

Direttore generale, uffici di staff, funzioni

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Per il direttore dell'Agenzia operano due uffici di staff di livello dirigenziale non generale, alle sue dirette dipendenze a cui sono assegnati due dirigenti di seconda fascia, con funzioni di supporto e di raccordo tra i vari organi. Si tratta della segreteria tecnica e dell'ufficio relazioni esterne e comunicazioni. In caso di assenza o impedimento sono attribuite a un dirigente generale individuato con provvedimento del Direttore, funzioni vicarie di quest'ultimo. In caso di temporanea vacanza, assenza o impedimento di un dirigente generale, le funzioni di direzione sono affidate ad altro dirigente generale, mentre il caso di temporanea vacanza, assenza o impedimento di un dirigente, le funzioni sono assolte da altro dirigente.

Personale: disciplina e valutazione

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La dotazione organica dell'Agenzia è costituita da 200 unita, così come indicata nelle Tabelle A e B per il personale dirigenziale e non dirigenziale. Per aumentare il livello delle competenze l'Agenzia si avvale dello strumento dello formazione e nella gestione del personale collabora con le organizzazioni sindacali rappresentative dei lavoratori. Il rapporto di lavoro subordinato viene instaurato con contratto individuale. Regole specifiche sono poi previsti per quanto riguarda l'inquadramento, il trattamento economico, il transito nei ruoli dell'Agenzia dopo le procedure di mobilità e la copertura delle restanti unità di personale dirigenziale e non dirigenziale.

Nella gestione del personale l'Agenzia si ispira ai seguenti principi:

Per migliorare l'efficacia e l'efficienza dei servizi istituzionali dell'Agenzia, sono istituiti:

Data: 23/10/2018 12:30:00
Autore: Annamaria Villafrate