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Accise benzina: la guida

Le accise sulla benzina sono imposte indirette che gravano su consumo e produzione della benzina, nel 2022 riduzioni fino al 18 novembre


Accise benzina: disciplina

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Le accise sulla benzina sono disciplinate dal "Testo Unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative" dlgs. n. 504/1995, modificato dal dlgs. 2 febbraio 2007 n. 26 di attuazione della direttiva 2003/96/CE, che ha definito a livello comunitario la tassazione dei prodotti energetici e dell'elettricità.

La Direttiva ha riformato la tassazione per i prodotti energetici e l'elettricità e ha fissato aliquote minime che tutti gli Stati dell'Unione devono rispettare. In questo modo si è proseguita l'attività iniziata con la direttiva 92/12/CEE del Consiglio, che ha istituito il regime generale dell'accisa in ambito europeo, armonizzandone l'applicazione nei vari paesi membri.

Cosa sono le accise sulla benzina

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L'art. 1 del suddetto TU definisce le accise come "l'imposizione indiretta sulla produzione o sul consumo dei prodotti energetici, dell'alcole etilico e delle bevande alcoliche, dell'energia elettrica e dei tabacchi lavorati (…)." Ai sensi dell'art 2 T.U l'obbligo tributario insorge "al momento della loro fabbricazione, compresa l'estrazione dal sottosuolo qualora l'accisa sia applicabile, ovvero della loro importazione o ingresso irregolare nel territorio dello Stato)." Essa è esigibile nel momento in cui il prodotto che ne è gravato viene immesso in consumo, ma anche quando si accerta che non sussistono le condizioni d'impiego necessarie a beneficiare di un'aliquota ridotta o di un'esenzione.

Come vengono applicate

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Le accise sono imposte su fabbricazione e vendita sui prodotti di consumo, che vengono calcolate in misura percentuale sull'unità del prodotto che ne è colpito. Ad esempio su oli e Gpl l'accisa è calcolata in misura percentuale su un chilo di prodotto, mentre quella sulla benzina su ogni litro.

L'accisa è un tributo indiretto, perché è pagata dal produttore, che poi però la fa ricadere sul consumatore finale.

Limitatamente alla materia trattata, ovvero la benzina, l'art. 21 prevede che sono sottoposti a imposizione in base alle aliquote di accisa contenute nell'allegato 1 del T.U.

Chi paga le accise

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A definire i soggetti obbligati a sostenere il costo delle accise è il comma 4 dell'art. 2 TU 504/1995 che così dispone: "E' obbligato al pagamento dell'accisa:

a) il titolare del deposito fiscale dal quale avviene l'immissione in consumo e, in solido, i soggetti che si siano resi garanti del pagamento o i soggetti nei cui confronti si verificano i presupposti per l'esigibilità dell'imposta;

b) il destinatario registrato che riceve i prodotti soggetti ad accisa alle condizioni di cui all'articolo 8;

c) relativamente all'importazione di prodotti sottoposti ad accisa, il debitore dell'obbligazione doganale individuato in base alla relativa normativa e, in caso di importazione irregolare, in solido, qualsiasi altra persona che ha partecipato all'importazione."

Le esenzioni

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L'art. 17 del TU stabilisce in quali casi i prodotti normalmente gravati dal costo delle accise, ne sono esentati. In particolare, ecco cosa stabilisce la norma: "1.I prodotti soggetti ad accisa sono esenti dal pagamento della stessa quando sono destinati:

a) ad essere forniti nel quadro di relazioni diplomatiche o consolari;

b) ad organizzazioni internazionali riconosciute ed ai membri di dette organizzazioni, nei limiti ed alle condizioni fissate dalle relative convenzioni o accordi;

c) alle Forze armate di qualsiasi Stato che sia parte contraente del Trattato del Nord Atlantico, per gli usi consentiti, con esclusione delle Forze armate nazionali;

d) ad essere consumati nel quadro di un accordo stipulato con Paesi terzi o con organizzazioni internazionali che consenta per i medesimi prodotti anche l'esenzione dall'imposta sul valore aggiunto."

Gestione, accertamento e sanzioni

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La gestione delle accise per alcuni prodotti, come i tabacchi ad esempio, è dei Monopoli di Stato, mentre per altri, tra cui la benzina, dell'Agenzia delle Dogane, entrambi competenti, per i rispettivi prodotti, all'accertamento delle violazioni e all'applicazione delle sanzioni amministrative relative alle violazioni accertate nel loro ambito territoriale, ai sensi dell'art. 19 TU 504/1995.

Accise benzina: quali sono

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In Italia il costo del carburante è aumentato, in virtù dell'applicazione delle accise, in diverse occasioni.

In tutti i casi in cui nel nostro paese si è verificata un'emergenza, che ha reso necessaria la raccolta rapida di fondi, infatti si è pensato bene di aumentare il costo del carburante, con il meccanismo delle accise.

Accise benzina: dove vanno a finire?

Vediamo in ordine cronologico, l'ammontare delle varie accise che si sono succedute nel tempo e che cosa hanno dovuto finanziare:

Questo elenco di accise, dall'entrata in vigore del TU 504/1995, è stato sostituito da un'unica voce di spesa generale e indifferenziata.

Taglio accise benzina 2022

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Le Aliquote di imposta vigenti nel settore delle accise, sono contenute nel documento aggiornato al 1° gennaio 2022 (sotto allegato) dell'Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli. Nella tabella dedicata ai prodotti energetici, viene riportato il valore delle accise sulla benzina pari a € 728,40 per mille litri Legge n. 228 del 24/12/2012, art. 1, co. 487.

Accise su un litro di benzina

L'importo appena visto, rapportato a 1000 litri di benzina, pesa su ogni libro di benzina nella misura di 0,7284 centesimi.

Taglio delle accise 2022

Il costo della benzina, dopo lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina è salito parecchio. Da qui l'adozione di diversi provvedimenti intervenuti per ridurre le accise sulla benzina e sul gasolio utilizzato come carburante per autotrazione.

Gli ultimi provvedimenti in materia da segnalare sono il Decreto del MEF del 24 giugno 2022, che al comma 1 dell'art. 1 ha sancito che: "A decorrere dal 9 luglio 2022 e fino al 2 agosto 2022:

a) le aliquote di accisa, di cui all'allegato I del testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative, approvato con il decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504 e successive modificazioni, dei sotto indicati prodotti sono rideterminate nelle seguenti misure:

  1. benzina: 478,40 euro per mille litri;
  2. oli da gas o gasolio usato come carburante: 367,40 euro per mille litri;
  3. gas di petrolio liquefatti (GPL) usati come carburanti: 182,61 euro per mille chilogrammi;
  4. gas naturale usato per autotrazione: zero euro per metro cubo."
Il successivo decreto del Mise del 19 luglio 2022, è intervenuto per prorogare la riduzione delle accise nella misura indicata nel decreto del 24 giugno 2022, dal 3 fino al 21 agosto 2022.
Infine, il 19 ottobre 2022, il consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto accise che proroga il taglio al prezzo dei carburanti fino al 18 novembre 2022 per ogni tipologia di veicolo e di alimentazione. Viene confermato dunque il prezzo calmierato con un taglio di 30 centesimi a litro per benzina, gpl, metano e diesel.

Data: 21/10/2022 08:00:00
Autore: Annamaria Villafrate