Secondo quanto emerge dal secondo diario della crisi redatto dal Censis l'Italia, di fronte alla crisi economica, non si è lasciata prendere dal panico né vi sono state reazioni irrazionali. Sembra piuttosto che sia aumentato il numero degli italiani con propensione al risparmio, Secondo il Censis è cominciato "un periodo di compressione sociale dagli esiti ancora imprevedibili'. Nel diario di febbraio del Censis, alla domanda 'cosa pensa di fare per tutelarsi nell'attuale situazione economica', l'8% degli italiani ha risposto di sentirsi confuso solo l'1,4% teme che dovra' indebitarsi. Il 7,8% dichiara che intaccherà i risparmi accumulati. Il grosso degli italiani attuerà invece strategie di contenimento e di razionalizzazione delle spese: il 43,2% cerca di risparmiare di piu' e il 15,5% non vuole rinunciare a nulla anche se cerchera' di spendere meno. Il 22,2% pensa di tagliare i consumi, mentre un 12,5% non fara' assolutamente nulla.
Insomma rispetto allo scorso mese di ottobre sono aumentati gli italiani che manifestano una propensione al risparmio (+9,3%) e sono diminuiti (-3%) coloro che annunciano tagli futuri dei consumi. Molti italiani comunque sembrano comportarsi 'a prescindere' dalla crisi. Se ne parla tanto ma ciò non sembra incidere in modo significativo sui loro comportamenti, che continuano a seguire le abitudini di sempre. Non si rinuncia alla settimana bianca tanto che la stagione invernale ha registrato un +6% delle presenze in montagna rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Si risparmia invece su fattori accessori e va diffondendosi una certa oculatezza nelle spese, ma l'impressione e' che alla qualita' della vita non si voglia rinunciare.

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