Siglato l'accordo di efficientamento tra Banca D'Italia e Ministero della Giustizia

Avv. Francesco Pandolfi


ORA ESISTE UN DOCUMENTO UFFICIALE PER IL PAGAMENTO RAPIDO DEGLI INDENNIZZI IN LISTA DI ATTESA PER L'EQUA RIPARAZIONE


Il 18 maggio 2015 il Capo del Dipartimento per gli Affari di Giustizia e il Direttore Generale della Banca d'Italia hanno sottoscritto un interessante accordo, che consisterebbe in una procedura per accrescere l'efficienza gestionale dei pagamenti di importi già riconosciuti ( e quindi liquidabili ) ai sensi della Legge Pinto.


COSA PREVEDE L'ACCORDO?


Questo documento si fonda, ad avviso di chi scrive, su quattro pilastri:


1) la constatazione che la Legge Pinto, divenuta una "farsa" giuridica vista la dilatazione temporale cui sono esposti i decreti di liquidazione, non può essa stessa essere fonte di ulteriore "ritardo" nei pagamenti, 


2) il Ministero della Giustizia è letteralmente sommerso da una mole crescente di decreti che chiedono la liquidazione degli importi assegnati dalle Corti,


3) tale situazione, che come è noto ha già messo a repentaglio l'ordinario funzionamento degli apparati ministeriali intasando gli Uffici e paralizzando l'attività del personale preposto, porta con se sviluppi preoccupanti anche sull'aspetto dei costi da sostenere ( costi che viaggiano in progressione sulle centinaia di milioni di euro/anno ),


4) il sistema di pagamenti affidato alla Banca D'Italia chiede razionalità e velocità, attraverso la creazione di una sinergia tra Tesoreria statale e Ministero obbligato.


COSA FARA' LA BANCA D'ITALIA?


Ebbene, preparerà le "minute" dei titoli di spesa da portare, successivamente, alla firma del Dirigente del Ministero debitore, operazione che verrà svolta in assenza di responsabilità da parte della delegata alla predisposizione di tali specifiche minute.


La Banca D'Italia sarà poi abilitata ad operare "da remoto" sul database del Ministero della Giustizia.


E' espressamente previsto all'art. 5 dell'accordo che i decreti notificati vengano materialmente consegnati, settimana per settimana, in via dei Mille 52 presso la succursale di Roma della Banca d'Italia, la quale riceverà pure un documento comprovante il quantitativo di titoli e il numero d'ordine degli stessi risultante nel database ministeriale.


In concreto la Banca formerà a sua volta un fascicolo per ciascuna posizione assegnata e, dopo aver contattato via pec il difensore dell'avente diritto, predisporrà il conteggio di quanto dovuto aggiungendo gli interessi.


IL CRITERIO PER LA LIQUIDAZIONE


Non ci sarà altro modo possibile di procedere nell'operazione se non seguendo l'ordine che risulta creato nel database.


AVVIO DEI LAVORI E DURATA DELL'ACCORDO


L'art. 8 stabilisce che il documento sarà pienamente operativo dopo la nomina del referente indicato dal Ministero ( il quale assume il compito di facilitatore nella soluzione di problemi che dovessero insorgere durante i lavori ) ed avrà durata di due anni da quella data.


CONSIDERAZIONI


Dal 2001, momento della genesi della Legge Pinto, noi avvocati siamo stati abituati a vederne di tutti i colori in materia di equa riparazione.

Da una prima fase, ove gli indennizzi venivano liquidati in pochi mesi dopo la conclusione del procedimento, siamo passati attraverso fasi intermedie che hanno richiesto più di qualche mese fino a giungere a momenti nei quali le liquidazioni sembrano "dimenticate" da anni negli uffici contabili delle Corti italiane.

Parlare con il personale preposto è istruttivo ma praticamente inutile: gli avvocati vengono invitati a vedere icto oculi le cataste di fascicoli parcheggiate in ogni angolo disponibile dell'ufficio e, quindi, ad attendere.

Chi ha avviato ricorsi per l'ottemperanza al fine di avere soddisfazione nei pagamenti, chi ha messo in atto varie tipologie di esecuzione e pignoramenti, e così via.


Indubbiamente, possiamo dire 14 anni di grande esperienza e....sofferenze.


Si perché spiegare al proprio Cliente che il suo diritto alla liquidazione per la lungaggine processuale è stato consacrato in un decreto dello Stato, ma non sarà liquidato se non tra qualche anno ( se va bene ), è indubbiamente un'operazione complicata che talvolta mette alla prova anche il rapporto di fiducia avvocato - assistito.


Non resta altro che perseverare nella tenacia che ormai ci ha forgiato negli anni di duro lavoro contro le ingiustizie italiane ed utilizzare la leva offerta da questo nuovo strumento sollecitatorio per aiutare i nostri Assistiti ad incassare quanto loro spettante.


Per contattare l'avv. Francesco Pandolfi

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blog   www.pandolfistudiolegale.it











Vedi anche:
La legge Pinto - Guida, testo della legge e Modelli
Approfondimenti vari sulla legge pinto
Francesco Pandolfi
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Si occupa principalmente di Diritto Militare in ambito amministrativo, penale, civile e disciplinare ed и autore di numerose pubblicazioni in materia.
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