Il Ddl in via di approvazione detta dei criteri di priorità per l'esecuzione delle demolizioni che, nei fatti, lascia illesi molti immobili

di Valeria Zeppilli - Dopo il passaggio in Senato, il Ddl sugli immobili abusivi (qui sotto allegato) ha subito alcune piccole modifiche che lo "rispediscono" alla Camera. Resta fermo il fatto che con esso si introduce una sorta di condono (sebbene tecnicamente non se ne possa parlare) per gli immobili abusivi adibiti a casa di abitazione.

Le priorità per le demolizioni

Il disegno di legge, infatti, fissa dei criteri di priorità da seguire per l'esecuzione delle demolizioni e la cui valutazione è affidata al pubblico ministero.

In particolare, nel determinare quali immobili demolire, il PM dovrà valutare innanzitutto se ci sono e quali sono gli immobili di rilevante impatto ambientale o costruiti su area demaniale o su area soggetta a vincolo ambientale e paesaggistico, sismico, idrogeologico, archeologico o storico artistico. Dovrà valutare, poi, se ci sono e quali sono gli immobili che, per qualsiasi motivo, rappresentano un pericolo per la pubblica o privata incolumità e gli immobili che sono nella disponibilità di soggetti che o hanno subito una condanna per i reati di associazione mafiosa o sono stati colpiti da misure prevenzione.

Tra questi, andranno demoliti prima gli immobili che non sono ancora stati ultimati (sia che siano in corso di costruzione, sia che i lavori siano fermi) e dopo tutti gli altri.

Gli immobili che non rientrano in tali categorie vengono lasciati dopo e nei fatti, verosimilmente, resteranno molto spesso "illesi".

Il ruolo del Prefetto

Gli ordini di demolizione, concretamente, saranno affidati al Prefetto, che si occuperà anche di disporre la rimozione delle macerie e gli interventi a tutela della pubblica incolumità.

Ad occuparsi dei lavori saranno delle imprese giudicate tecnicamente e finanziariamente idonee, anche a seguito di affidamento a trattativa privata ove ne sussistano i presupposti.

Al Prefetto viene poi concessa la possibilità di avvalersi anche delle strutture tecnico-operative del Ministero della difesa, per il tramite dei provveditorati alle opere pubbliche e previa convenzione stipulata tra il Ministero della difesa e il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Fondo per le demolizioni

Alle demolizioni sarà dedicato un apposito fondo, per il quale si attende un apposito decreto attuativo affidato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che dovrà emanarlo di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo e con il Ministro dell'economia e delle finanze.

Esso servirà a finanziare i Comuni per l'integrazione delle risorse che si rendono necessarie per gli interventi di demolizione delle opere abusive.

Banca dati sull'abusivismo edilizio

Il Ddl prevede, poi, l'istituzione di una Banca dati nazionale sull'abusivismo edilizio presso il Ministero delle infrastrutture. Essa sarà alimentata dagli enti, dalle amministrazioni e dagli altri organi competenti a qualsiasi titolo in materia di abusivismo, i quali dovranno condividere e trasmettere tutte le informazioni relative agli illeciti e ai provvedimenti che sono stati emessi in materia.

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Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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