L'Agcom ha ordinato alle compagnie di cessare le condotte lesive e disporre i rimborsi per le connessioni involontarie alla segreteria telefonica
di Gabriella Lax - Non solo dovranno cessare le condotte lesive ma anche rimborsare gli utenti. H3G e Vodafone Italia sono state condannate dall'autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) con riferimento all'addebito per connessioni involontarie al servizio di segreteria telefonica. Le due società di telecomunicazione entro 30 giorni dovranno adottare misure tecniche per impedire che i loro utenti possano connettersi involontariamente alla segreteria telefonica e dovranno contestualmente rimborsare tutti gli utenti che hanno pagato il servizio senza volerlo. Così ha stabilito l'Authority all'esito dell'istruttoria aperta dopo la segnalazione di un utente che lamentava continui addebiti provocati dallo sfioramento involontario del tasto della segreteria sul proprio telefono. Il giudizio ha rivelato l'effettiva sussistenza di criticità nel sistema di addebito delle connessioni alla segreteria utilizzato dalle due società di telecomunicazioni. Così, sono stati avviati due procedimenti nel corso dei quali entrambi gli operatori hanno posto in essere alcuni accorgimenti per ovviare al rischio di connessioni indesiderate al servizio di segreteria telefonica. Misure che però l'Autorità ha ritenuto insufficienti a garantire il rispetto dei diritti dei clienti. Da qui la decisione di imporre soluzioni tecniche più efficaci e il rimborso ai clienti per gli addebiti già pagati.

Gli addebiti, pari a 20 centesimi per ogni contatto nel caso di H3G e 1,50 euro al giorno per Vodafone, saranno rimborsati agli utenti.


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