"Lo scopo delle istituzioni è quello di educare i cittadini, proteggere la loro salute, mentale e fisica non di certo quello di indurli al poker on line!". Con questa dichiarazione arriva la critica del Contribuenti.it alla notizia dell'aumento esponenziale delle perdite legate al gioco d'azzardo legalizzato. Le parole di Vittorio Carlomagno, presidente dell'Associazione Contribuenti Italiani, sono indirizzate all'inerzia dello stato che non è intervenuto per migliorare la situazione e limitare i danni economici ai cittadini dipendenti in maniera patologica da questo tipo di giochi. Secondo quanto riporta un comunicato stampa dell'associazione, infatti, le perdite connesse a giochi e scommesse legalizzate sarebbero in aumento del 34% che corrisponderebbero a circa 610 milioni di euro in più rispetto all'anno 2007. I dati sono stati forniti dallo Sportello Antiusura, impegnato nel controllo del fenomeno del gioco d'azzardo
reso legale dalle istituzioni. Infatti, nonostante la dipendenza dai giochi d'azzardo sia riconosciuta dal mondo medico-psichiatrico come una malattia che crea dipenda nello stesso modo in cui creano dipendenze la droga e l'alcol, le istituzioni l'hanno resa legale. La tassazione sulle vincite servirebbe, infatti, ad incrementare le casse dello stato. L'associazione chiede che vengano attuate misure di limitazione del fenomeno così come, ad esempio con il fumo di sigarette, sono state prese nel corso di questi anni. "Per un reale rilancio dell'economia - conclude Carlomagno - i risparmi degli italiani devono entrare in circolazione nel mercato attraverso canali legali e produttivi e non lasciare che le perdite al gioco diventino prima fonte di entrate nelle casse statali."

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