Il Consiglio Ue ha dato il via libera formale alla direttiva che vieta dal 2021 oggetti in plastica monouso come piatti, posate e cannucce. Ecco l'elenco dei divieti e delle plastiche consentite

di Gabriella Lax - Il Consiglio Ue ha approvato lo stop a oggetti in plastica monouso. Via libera formale definitivo alla direttiva (sotto allegata) che, dal 2021, bandisce oggetti in plastica monouso come piatti, posate e cannucce, che conclude dunque l'ultima fase legislativa.

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Consiglio Ue, stop a plastiche monouso

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«La multifunzionalità e il costo relativamente basso della plastica ne fanno un materiale onnipresente nella vita quotidiana. Anche se la plastica svolge un ruolo utile nell'economia e trova applicazioni essenziali in molti settori, il suo uso sempre più diffuso in applicazioni di breve durata, di cui non è previsto il riutilizzo né un riciclaggio efficiente, si traduce in modelli di produzione e consumo sempre più inefficienti e lineari». Da questa premessa si muove la direttiva (in allegato) per promuovere approcci circolari che privilegiano prodotti e sistemi riutilizzabili sostenibili e non tossici, piuttosto che prodotti monouso, con l'obiettivo primario di ridurre la quantità di rifiuti prodotti.

Pertanto, nella Strategia europea per la plastica di cui alla comunicazione della Commissione del 16 gennaio 2018 dal titolo "Strategia europea per la plastica nell'economia circolare", la Commissione ha concluso che, «perché il ciclo di vita della plastica diventi circolare, occorre trovare una soluzione per la crescente produzione di rifiuti di plastica e per la dispersione di rifiuti di plastica nell'ambiente in cui viviamo, in particolare nell'ambiente marino. La Strategia europea per la plastica rappresenta un passo avanti verso l'istituzione di un'economia circolare

in cui la progettazione e la produzione di plastica e di prodotti di plastica rispondano pienamente alle esigenze di riutilizzo, riparazione e riciclaggio, e in cui siano sviluppati e promossi materiali più sostenibili. Il considerevole impatto negativo di determinati prodotti di plastica sull'ambiente, la salute e l'economia rende necessaria l'istituzione di un quadro giuridico specifico per ridurre efficacemente detto impatto negativo.

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Ecco tutti i divieti imposti dalla nuova normativa che sono previsti a partire dal 2021:

- divieto di prodotti monouso selezionati in plastica per i quali esistono alternative sul mercato: bastoncini di cotone, posate, piatti, cannucce, bastoncini per palloncini, tazze, contenitori per alimenti e bevande in polistirolo espanso e tutti i prodotti in plastica ossidegradabile;

- misure per ridurre il consumo di contenitori per alimenti e tazze per bevande in plastica e marcatura ed etichettatura specifica di alcuni prodotti;
- responsabilità estesa del produttore che copra i costi di pulizia dei rifiuti, applicati a prodotti come i filtri per il tabacco e gli attrezzi da pesca;
- un obiettivo di raccolta differenziata del 90% per le bottiglie di plastica entro il 2029 (77% entro il 2025) e l'introduzione di requisiti di progettazione per collegare i tappi alle bottiglie, nonché l'obiettivo di incorporare il 25% di plastica riciclata nelle bottiglie di PET a partire dal 2025 e il 30% in tutte le bottiglie di plastica a partire dal 2030.

Elenco plastiche vietate e consentite

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Ecco quali sono dunque le pastiche vietate, la maggior parte delle quali, finiscono per essere riversate nelle 10 grandi fiumi dell'Asia, dell'Africa e del Sud America:

- piatti e posate di plastica

- cannucce

- bastoncini per palloncini

- sacchetti di plastica osso-degradabile

- bastoncini cotonati

- palette per mischiare i cocktail

- contenitori di polistirolo espanso per alimenti

Di seguito invece l'elenco delle plastiche consentite:

- i flaconi di ammorbidente
- le bottiglie d'acqua minerale
- i tubetti del dentifricio
- le bottiglie di bevande dolci
- le spugne di microfibra per cucina
- i flaconi di detersivo
- i cerotti
- le cialde del caffè espresso
- le buste delle patatine, delle barrette alimentari e di altri cibi
- le bottiglie di prodotti chimici per la casa (candeggina, ammoniaca)
- i vasetti dello iogurt
- i flaconi di shampo e di sapone liquido
- i blister delle pastiglie
- i sacchi per l'immondizia
- le bottigliette di salsa, ketchup, maionese

Gli Stati membri si sono inoltre impegnati a raggiungere la raccolta delle bottiglie di plastica del 90% entro il 2029 e le bottiglie di plastica dovranno avere un contenuto riciclato di almeno il 25% entro il 2025 e di almeno il 30% entro il 2030. Le nuove regole «sono un grande primo passo per voltare pagina», chiarisce Greenpeace Europa.

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Foto: 123rf.com
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