L'analisi e le proposte dei commercialisti per contrastare il ritardo significativo delle nuove modalità di vendita telematica e le problematiche per la pubblicità nel portale delle vendite pubbliche

di Gabriella Lax - Ad un anno dall'entrata in vigore della riforma si registra un significativo ritardo nel recepimento delle nuove modalità di vendita telematica e non poche criticità per la pubblicità sul Portale delle vendite pubbliche (PVP). A chiarirlo in una nota, dopo aver effettuato un sondaggio, è il Consiglio nazionale dei commercialisti.

Portale delle vendite pubbliche: le criticità secondo i commercialisti

Le risposte arrivano da un questionario nato con l'obiettivo di monitorare e analizzare, attraverso l'esperienza sul campo di professionisti del settore, gli effetti avuti dalla modifica normativa ad un anno dalla sua entrata in vigore. Le criticità, stando alle risposte, si riferiscono, in primis, al ruolo, al regime di responsabilità e ai nuovi adempimenti che ricadono sul professionista delegato che, in base alla legge, è tenuto a curare la pubblicazione sul PVP.

Sembra che, sovente, la pubblicità sul PVP viene eseguita da un ridotto numero di società private designate dal giudice come operatori professionali per la pubblicazione. Importate se si considera che all'incarico di procedere agli adempimenti pubblicitari non corrisponde, come invece dovrebbe essere, un adeguato sistema di responsabilità dell'operatore incaricato. Le responsabilità correlate alla pubblicità su PVP finiscono per cadere sul professionista delegato alle vendite.

L'attività del delegato è ulteriormente aggravata da numerosi problemi tecnici segnalati dagli intervistati. I professionisti, mancando una procedura di correzione degli errori, sono obbligati frequentemente a ripetere più volte le medesime operazioni o, addirittura, a iniziare ex novo tutto il procedimento di pubblicazione. Tale carenza è ancor più significativa se si considera che, qualora il professionista delegato si accorga di aver pubblicato un avviso di vendita erroneamente compilato, potendo rimediare all'errore unicamente con una nuova pubblicazione, si rende necessario provvedere con l'ulteriore versamento del contributo di pubblicazione sul PVP che, come è noto, è fissato in euro 100 euro per ciascun lotto.

Circa l'obbligatorietà delle vendite con modalità telematiche, il questionario chiarisce le difficoltà incontrate nella gestione di tale fase. Frequenta è la prassi di accordare preferenza alle tradizionali e conosciute modalità di vendita. Nelle ipotesi in cui il Tribunale abbia disposto la vendita

telematica, inoltre, emerge la prevalenza dell'utilizzo della vendita sincrona mista che consente di presentare le offerte anche su supporto analogico. Per quanto riguarda i consumatori, essi preferiscono tale ultima modalità per presentare l'offerta e i professionisti delegati lamentano la complessità del procedimento e la dilatazione dei tempi, ancor più accentuata nei casi in cui il numero delle sale d'aste messe a disposizione per lo svolgimento delle vendite telematiche risulti inadeguato a consentire lo svolgimento di un congruo numero di vendite al giorno.

Portale delle vendite pubbliche, le proposte dei commercialisti

A fronte della criticità emerse arrivano ci sono le proposte dei commercialisti per venire fuori da questa situazione di stallo e di criticità.

Nell'ordine servirà:

  • riconoscere al professionista delegato il ruolo centrale nella procedura esecutiva sin dalla fase della pubblicazione sul PVP. I professionisti, infatti, dovrebbero restare gli unici soggetti qualificati per poter svolgere tale adempimento, come peraltro statuisce la legge;
  • stabilizzare e efficientare il funzionamento del PVP, consentendo in particolar modo la correzione o la revisione dei dati inseriti sul medesimo tramite procedure standardizzate che non costringano il delegato a ricominciare il procedimento ex novo;
  • pagare il contributo di pubblicazione all'interno del PVP e razionalizzare le modalità di pubblicazione quando siano posti in vendita più lotti;
  • diffondere la prassi di procedere comunque con la pubblicità cartacea nelle zone in cui il grado di alfabetizzazione informatica della popolazione sia ridotto;
  • agevolare le modalità delle vendite telematiche con la predisposizione di un maggior numero di sale d'asta all'interno degli Ordini professionali;
  • colmare i problemi tecnici che si manifestano sin dalla fase della presentazione dell'offerta con modalità telematica in modo da agevolare gli offerenti persone fisiche;
  • individuare più gestori della vendita- non solo l'unico gestore - nell'ambito dello stesso Tribunale che i giudici dell'esecuzioni nominino dopo aver effettuato una valutazione comparata tra i prezzi, qualità dei servizi offerti, qualità della struttura informatica e assistenza fornita.

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