di Gabriella Lax - C'è l'ok per il decreto flussi. Saranno 30.850 i lavoratori non comunitari che potranno arrivare nel nostro Paese nell'ambito del decreto flussi 2019. A stabilirlo è il Dpcm 12 marzo 2019, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 84 del 9 aprile 2019, concernente la programmazione transitoria dei flussi di ingresso dei lavoratori non comunitari nel territorio dello Stato per l'anno 2019 (sotto allegato).
Decreto flussi 2019, le quote
Nel Decreto flussi per il 2019 una parte (100 unità) è stata riservata anche a lavoratori di origine italiana residenti in Argentina, Uruguay, Venezuela e Brasile. Per motivi di lavoro subordinato non stagionale e di lavoro autonomo, gli stranieri ammessi saranno 12.850. Per motivi di lavoro subordinato stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero, gli stranieri ammessi saranno 18.000 unità. Le quote per lavoro subordinato, stagionale e non stagionale, che ha stabilito il decreto sono ripartite dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali tra gli Ispettorati territoriali del lavoro, le regioni e le province autonome. Le quote per richiedere il nulla osta per il lavoro stagionale sono riservate ai cittadini di Albania, Algeria, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d'Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina. Non possono più richiedere l'ingresso per lavoro stagionale i cittadini pakistani.
Decreto flussi 2019, domande dal 16 aprile
La presentazione delle domande di assunzione deve essere fatta dal datore di lavoro che si trova in Italia dalle ore 9:00 del 16 aprile 2019 per le istanze di lavoratori non stagionali e per le conversioni di permessi; dalle ore 9:00 del 24 aprile 2019 per le domande di lavoratori stagionali.
Le domande vanno comunque inviate entro il 31 dicembre 2019.
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