di Redazione - Al via i saldi estivi, che da oggi partono in Sicilia, seguita a ruota dalla Basilicata e dal 7 luglio in tutto il resto del Paese. Saldi che costituiscono sempre meno un'attrattiva per gli italiani, posto che, secondo le stime del Codacons si assisterà a picchi negativi, soprattutto al Sud, e ad una spesa procapite di appena 64 euro.
Codacons: i saldi faranno flop
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"I saldi di fine stagione in partenza il prossimo 7 luglio si tradurranno in un flop, con le vendite che torneranno a registrare numeri negativi" prevede infatti l'associazione dei consumatori, sulla base del tradizionale monitoraggio sulla propensione alla spesa dei consumatori durante gli sconti. Nello specifico, gli acquisti nel corso dei saldi caleranno mediamente del -5% rispetto al 2017, con una riduzione del giro d'affari che sarà più marcata nelle città del Meridione, dove si registreranno picchi fino al -15%. Lo scontrino medio di ogni italiano, aggiunge il Codacons, si aggirerà intorno ai 64 euro procapite, e le famiglie acquisteranno pochi articoli e di importo contenuto. A non risentire della crisi, avvertono i consumatori, solo "outlet e boutique d'alta moda delle grandi città - che - faranno il pienone di presenze specie nei primissimi giorni di saldi, soprattutto grazie alla presenza dei turisti stranieri, mentre soffriranno i piccoli negozi, le periferie e i centri commerciali".
Rienzi: vanno aboliti
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"Oramai i saldi non sono più un appuntamento atteso dalle famiglie e hanno del tutto perso il loro valore - spiega il presidente Codacons, Carlo Rienzi, aggiungendo che oggi - i consumatori, grazie all'e-commerce, possono trovare articoli scontati tutto l'anno, e per acquistarli non devono nemmeno uscire da casa, basta un clic sul PC o sullo smartphone". Anche per questo - conclude - "gli sconti di fine stagione non esercitano più alcun fascino sui cittadini e andrebbero del tutto aboliti".
Saldi: il decalogo anti fregature
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In ogni caso, come ogni anno, Codacons mette in guardia gli italiani dalle possibili fregature, diffondendo 10 consigli utili per fare acquisti in sicurezza durante gli sconti di fine stagione:
1. Conservare sempre lo scontrino
Non è vero, infatti, avverte il Codacons, che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l'articolo difettoso e se il cambio non è possibile, si ha diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). Ci sono due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.
2. Vendite reali di fine stagione
Il secondo punto riguarda la merce posta in vendita sotto la voce 'Saldo' che, avverte l'associazione, deve essere l'avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. Il consiglio è stare alla larga dai negozi che prima dei saldi avevano gli scaffali semivuoti e poi si sono riempiti di svariati articoli.
3. Girare per i negozi e segnare il prezzo
Nei giorni che precedono i saldi meglio girare per i negozi cercando gli oggetti di interesse e segnarsi il prezzo, solo così si potrà verificare l'effettività dello sconto praticato ed andare a colpo sicuro.
4. Consigli per gli acquisti
Meglio avere le idee chiare prima di entrare in negozio. Si rischierà così di farsi influenzare di meno dal negoziante e di tornare a casa colmi di pacchi di cui non si aveva bisogno e che non saranno mai utilizzati. Inoltre, valutare la bontà della merce guardando l'etichetta che descrive la composizione.
5. Diffidare degli sconti superiori al 50%
Diffidare degli sconti che superano il 50% perché spesso nascondono merce non nuova o prezzi vecchi falsi che vengono gonfiati in modo da aumentare la percentuale di saldo e invogliare all'acquisto. Difficilmente, infatti, un commerciante può applicare percentuali troppo elevate perché venderebbe sottocosto.
6. Servirsi dei negozi di fiducia
Inoltre, è preferibile servirsi nei negozi di fiducia o acquistare merce della quale si conosce già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell'acquisto.
7. Attenzione ai cartellini dei prezzi
Mai acquistare nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Controllate che fra la merce in saldo non venga inserita anche merce a prezzo pieno: la nuova infatti deve essere chiaramente separata da quella in sconto. Diffidare, inoltre, delle vetrine coperte da manifesti che non consentono di vedere la merce.
8. Prova dei capi: non c'è l'obbligo
Quanto alla prova dei capi d'abbigliamento, ricorda il Codacons, questa è rimessa alla discrezionalità del negoziante. Tuttavia, il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.
9. Bancomat e carte di credito vanno accettate
Nei negozi che espongono in vetrina l'adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante, rammenta altresì l'associazione, è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.
10. Fregature, cosa fare
Infine, avvisa Codacons, per chi pensa di essere rimasto vittima di una fregatura, il consiglio è rivolgersi all'associazione o chiamare i vigili urbani.
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