Il Presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha dichiarato che i ribassi registrati nel settore dei carburanti in queste ultime ore presso i distributori italiani sarebbero insufficienti, e ha annunciato una nuova iniziativa legale in merito ai prezzi di benzina e gasolio.

Carlo Rienzi ha definito "del tutto irrisori" i ribassi dei prezzi da -0,5 centesimi a -1,5 centesimi di euro registrati nella maggior parte delle pompe, con l'unica eccezione di Eni che ha effettuato tagli per 2,5 centesimi: questo perché secondo i dati forniti da Nomisma i listini dei carburanti presenterebbero un sovrapprezzo di 8 centesimi di euro al litro.

Adnkronos ha comunicato che nello specifico "tra sabato scorso e questa mattina (7 maggio, ndr) hanno messo mano ai listini dei carburanti tutte le compagnie petrolifere, con una diminuzione compresa tra 0,5 centesimi al litro (Esso e Tamoil) e 2,5 centesimi (Eni). Sul prezzo del gasolio intervengono invece solo Eni (-1 centesimo) e Shell (-0,7 centesimi)".

Il Codacons ha quindi affermato di aver presentato una nuova istanza alla Procura della Repubblica di Varese, la quale già sta effettuando indagini relative ai prezzi dei carburanti: l'associazione ha prima di tutto denunciato il mancato calo dei listini, e ha chiesto anche il sequestro degli impianti che entro 48 ore non si adegueranno eliminando il rincaro ingiustificato denunciato da Nomisma.

Secondo il Codacons nel nostro paese ci sarebbe ampio margine affinché i prezzi dei carburanti alla pompa possano registrare una riduzione ulteriore tra i 5 e i 7 centesimi di euro al litro.


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