Il principio è stato enunciato, a chiusura di una lunga vicenda giudiziaria durata 6 anni, con una sentenza che ha voluto sottolineare la necessità di riconoscere dignità alla professione dello psicologo, indipendentemente dal campo in cui viene esercitata. Proprio per questo, spiega la corte, essa deve competere solo a che ne ha i requisiti.
La decisione ha reso così definitiva una condanna per il reato di esercizio abusivo della professione di psicologo.
Nel caso esaminato dalla corte si è stabilito che anche i percorsi di selezione del personale che prevedono diagnosi psicologiche devono essere affidati a professionisti qualificati.
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