La procedura per l'intitolazione delle strade varia da Comune a Comune, nel rispetto di alcuni punti fermi validi ovunque. Vediamo quali sono

Intitolazione strade: la normativa

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In Italia, chiunque (dalle associazioni ai privati cittadini) può chiedere di denominare in un certo modo una strada, una piazza o un parco.

La normativa di riferimento è contenuta nel r.d.l. n. 1158/1923, nella l. n. 1188/1927, nel d.m. 25 settembre 1992 e nella circolare del ministero dell'interno n. 4 del 10 febbraio 1996.

In concreto, tuttavia, la relativa procedura trova la sua disciplina nel regolamento sulla toponomastica e sulla numerazione civica del Comune nel quale si trova il luogo da denominare.

A chi può essere intitolata una strada

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In linea generale, i soggetti ai quali può essere intitolata una strada devono essere legati alla storia cittadina e avere rilevanza per la comunità; inoltre, devono essere deceduti da almeno dieci anni. A quest'ultima prescrizione è possibile derogare se si tratta di un soggetto che vanta particolari meriti nei confronti della nazione.

Come chiedere l'intitolazione di una strada

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Si è detto che chiunque può domandare l'intitolazione di una strada. Tuttavia, diversi regolamenti comunali non ritengono valida la richiesta presentata da un singolo cittadino, imponendo che la stessa venga firmata da un numero minimo di sottoscrittori (ad esempio, almeno trenta).

La domanda, oltre a contenere la denominazione che si intende dare al luogo prescelto, deve essere adeguatamente motivata e deve riportare tutte le informazioni biografiche del soggetto o storiche e culturali della località o dell'evento cui si vorrebbe intitolare la via o la piazza che risultino rilevanti per il suo accoglimento.

Chiaramente, vanno inserite anche le generalità del proponente o dei proponenti, se sono più di uno.

In ogni caso, di norma gli enti comunali mettono a disposizione sul proprio sito dei fac-simile da utilizzare per la richiesta di intitolazione.

Intitolazione di una via o piazza: la procedura

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Sebbene la procedura che porta all'intitolazione di una via o una piazza sia disciplinata nel dettaglio dall'apposito regolamento emanato dal Comune di riferimento, in linea generale la stessa si sviluppa attraverso i seguenti passaggi:

  • la domanda è presentata (a mano, via p.e.c. o a mezzo posta) agli appositi sportelli comunali;
  • l'ufficio toponomastica valuta la proposta e, dopo aver compiuto la necessaria istruttoria, predispone uno schema di delibera
    da sottoporre alla giunta comunale;
  • la giunta delibera sulla richiesta;
  • in caso di approvazione, la domanda è trasmessa al prefetto con tutta la documentazione allegata;
  • il prefetto si esprime con decreto, dopo aver ricevuto gli eventuali pareri necessari (ad esempio, in caso di modifica di un'intitolazione già effettuata occorre il parere della soprintendenza per i beni artistici e storici).

Le impugnazioni

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Avverso la decisione del prefetto è possibile proporre:

  • ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni, per la tutela di diritti soggettivi o interessi legittimi;
  • ricorso al TAR competente per territorio entro 60 giorni, per la tutela di interessi legittimi.

In entrambi i casi è possibile far valere esclusivamente vizi di legittimità.

Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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