Secondo i calcoli e lo studio della Ong "Tax Justice Network", l'Italia perde 12,4 miliardi e i mancati introiti corrispondono al 9% della spesa sanitaria

L'Italia perde 12 miliardi di dollari di entrate

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Sono cifre da capogiro quelle dell'evasione fiscale in Italia. Ben 12 miliardi di dollari all'anno di entrate fiscali a causa dell'evasione delle multinazionali e dei super-ricchi. A dare i numeri è l'ultimo report di Tax Justice Network (Tjn), organizzazione che si occupa di giustizia fiscale, che spiega da vicino quanto gettito perde ogni paese del mondo a causa dell'abuso fiscale internazionale. Stavolta i numeri si riferiscono ad ogni singolo stato, compreso il nostro Paese. Nello specifico, nove miliardi del mancato gettito sono da attribuire al trasferimento dei profitti delle multinazionali verso i paradisi fiscali, mentre circa 3 miliardi sono svaniti a causa di singoli contribuenti che nascondono ricchezza offshore.

Evasione, i dati Ocse 2020

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Ma come è stato possibile risalire al debito di ogni singolo Paese? Come chiarisce Italia Oggi, la possibilità arriva dopo la diffusione dei dati sulla trasparenza fiscale paese-per-paese pubblicati dall'Ocse nel mese di luglio 2020. Sono numeri che danno la possibilità di stimare le perdite fiscali di ogni paese con grande precisione.

Sono 427 i miliardi di dollari all'anno persi nel mondo: i paesi più ricchi assorbono il 98% delle perdite fiscali degli altri paesi più ricchi, mentre i paesi in via di sviluppo solo il 2% delle perdite.

Secondo i dati di Tjn più della metà delle perdite, 245 miliardi di dollari, è causata dalle società che hanno spostato quasi 1.500 miliardi di dollari di profitti nei paradisi fiscali, dove le aliquote delle imposte sulle società sono basse o inesistenti. I privati hanno risparmiato invece 182 miliardi di dollari, per un totale di oltre 10.000 miliardi di dollari in attività finanziarie offshore.

E son le Isole Cayman il paese più aggressivo al mondo. Da poco escluse dalla lista Ue dei paradisi fiscali, sono responsabili del 16,5% dell'evasione mondiale, più di 70 miliardi di dollari.

Poi c'è il Regno Unito (10%, 42 miliardi di dollari), che ora grazie alla Brexit potrebbe essere sottoposto allo scrutinio delle regole fiscali per i paradisi extra Ue.

Ma tra la lista dei paesi più aggressivi seguono i due soliti-noti paesi dell'Unione europea, i Paesi Bassi, con l'8,5% e 36 miliardi di dollari di gettito perso; e il Lussemburgo con una perdita del 6,5% per 27 miliardi di dollari. Alla quinta posizione arrivano gli Stati Uniti che permettono abusi per il 5,5% dell'evasione mondiale, con un valore di 23 miliardi di dollari.

Leggi anche la guida I paradisi fiscali


Foto: 123rf.com
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