POSTA e RISPOSTA n.272 ospita il messaggio delle h.9:31 del 17 marzo 2012 della lettrice GIANFRANCA BEVILACQUA, una dei moltissimi fans dell'Avv. Tullio CALFA che sta diventando un divo del Portale con la proposta che pubblicammo appena qualche giorno fa: "da operatore del diritto, dopo aver indirettamente subito -invero, ovviamente, le vittime sono gli Utenti del "centro comm.le Giustizia"- vale la pena di sostenere una proposta estremamente pragmatica e forse veramente risolutiva. Anche ai ns. occhi le Corti d'Appello sono apparati elefantiaci e soprattutto, "molto proiettate nel futuro" -mi riferisco alle date di rinvio!-, figuriamoci come vengono percepite dai cittadini. Dopo tanti esperimenti fallimentari, credo sia giunto il momento di "sdoganare" il servizio Giustizia e renderlo più "ergonomico" per la sua mission; la proposta dell'amico Tullio vira decisamente in tale direzione - Gianfranca Bevilacqua". - Cara Gianfranca, favolosa la Tua casella di posta elettronica: gbmito@libero.it che equivale a Gianfranca, sei un mito! Ti ringrazio per essere intervenuta; scappo a leggere le altre innumerevoli missive pervenute a sostegno della proposta - CALFA. Curiosamente, venerdì scorso, 16 marzo 2012, mi hanno chiamato a presentare una relazione presso la Camera dei Deputati in sostituzione di un altro, ben più valido, convegnista (Luigi VIOLA, che aveva avuto un impedimento); se avessi saputo che, di rientro, avrei trovato un'ovazione per Tullio CALFA, lasciavo direttamente il disegno di legge in Parlamento
. Ecco, ad esempio, l'Avv. PAOLO FIORENTINO: "Sono l'Avv. Paolo Fiorentino e sono totalmente d'accordo con quanto detto dall'Avv. Tullio Calfa. Ormai noi avvocati siamo totalmente delusi dall'andamento della giustizia per le lungaggini del processo e penso che quanto prospettato dall'Avv. Calfa possa essere il primo passo verso una riforma necessaria". Sono le h.17:33 del 15 marzo 2012 ed il Collega Fiorentino scrive da paolo_fiorentino@tiscali.it. Sotto con l'Avv. GIOVANNI ARENA: "la proposta dell'avv. Calfa è interessante. Si potrebbe aprire un dibattito per lavorare su tale proposta o su altre che ne seguiranno (e che certamente non saranno avanzate dai nostri cari colleghi parlamentari i quali non capisco che hanno fatto nella vita...), per cercare di trovare una risposta concreta ai problemi della giustizia italiana la quale ad oggi è diventata assolutamente inaccesibile. Con l'introduzione della mediazione obbligatoria
e del pagamento del contributo unificato per tutti i tipi di azione giudiziaria l'accesso alla giustizia è diventato un privilegio per i soliti noti ossia quelli che hanno i soldi. I poveracci come al solito non avranno la possibilità di far valere alcun diritto perchè con tutte le spese che dovranno sostenere desisteranno così come nelle previsioni del legislatore.... Avv. Giovanni Arena". Applausi. Sono le h.17:32 del 15 marzo 2012, esattamente un minuto prima del precedente intervento dell'Avv. Fiorentino, che parimenti ringrazio sentitamente. ENZO RUSSO lancia un secco proclama alle h.1:13 del 17 marzo 2012 dalla casella russo.enzo@tiscali.it e ci riporta alla dura realtà: "Un solo commento: BATTERSI PER LA RESPONSABILITA' CIVILE DEI GIUDICI SENZA LA QUALE L'IMPUNITA' REGNERA' SOVRANA!"
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