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Superbonus: controlli fino a 8 anni e sostegno dalle banche

Controlli fiscali penetranti fino a 8 anni su cessione e sconto e al via gli accordi con le banche (Intesa e Unicredit) per la cessione dei crediti


Superbonus 110% cattive e buone notizie

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Il Superbonus del 110% previsto e disciplinato dal Decreto Rilancio introdotto per dare slancio all'economia e incoraggiare le persone a rendere più efficienti e sicure le proprie abitazioni è una misura che ogni giorno si arricchisce di nuovi dettagli. L'8 di agosto 2020 infatti sono stati emessi due provvedimenti dell'Agenzia delle Entrate che, tra i vari argomenti trattati, hanno fornito informazioni di dettaglio sui controlli fiscali, mentre il 7 agosto 2020 Confapi e Intesa SanPaolo hanno siglato un accordo di collaborazione per dare un supporto agli interventi rientranti nel Superbonus, a cui ha fatto seguito la pubblicazione di un'informativa da parte di Unicredit.

Controlli fiscali fino a 8 anni sul Superbonus

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Come anticipato, la prima notizia che accompagna il Superbonus del 110% previsto dal Decreto rilancio è la previsione di tutta una serie di controlli fiscali relativi a questa mega detrazione fiscale. Il Fisco infatti effettuerà verifiche sulle cartelle dei contribuenti, per una durata che può arrivare fino a otto anni. In presenza di una detrazione che supera l'importo delle spese sostenute era prevedibile che l'Agenzia si prendesse tutto il tempo per eseguire le verifiche e i controlli del caso.

Di mira in particolare le opzioni dello sconto e della cessione. Si temono infatti inganni su cessione e sconto in fattura, anche se in questo caso fornitore o cessionario sono responsabili in via solidale.

In caso di credito inesistente utilizzato è prevista una sanzione che va dal 100% al 200%. I controlli fiscali sulle detrazioni del 110% da parte del beneficiario seguiranno l'iter ordinario.

L'Agenzia delle Entrate procederà a controlli documentali e, in caso di operazioni sospette, inoltrerà gli atti alle Procure. Spetterà quindi ai magistrati indagare sulla possibile configurazione di reati di indebita compensazione di crediti non spettanti o inesistenti.

Rilevato il mancato possesso anche solo di una parte dei requisiti richiesti dalla legge per avere diritto al Superbonus, il Fisco procederà al recupero dell'importo equivalente. Chi ha goduto illegittimamente dell'incentivo sarà tenuto a pagare la somma portata indebitamente in detrazione, maggiorata di sanzioni e interessi.

Tutte precisazioni che l'Agenzia ha fornito con due provvedimenti:

Sul Superbonus arriva il sostegno delle banche

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Sul fronte Superbonus del 110% arrivano però anche due notizie positive. La prima riguarda l'accordo di collaborazione (sotto allegato) tra Intesa San Paolo Spa e Confapi (Confederazione Italiana Piccola e Media Industria Privata), la seconda invece riguarda Unicredit banca, che con l'informativa del 14 agosto 2020 (sotto allegata) comunica la volontà di sostenere il Superbonus rivolgendo la sua offerta a imprese, persone fisiche e Condomini.

Accordo di collaborazione Intesa San Paolo - Confapi

L'art. 119 del Decreto Rilancio prevede la cedibilità dei crediti di imposta agli istituti di credito. Per questo Intesa San Paolo e Confapi sono concordi nel dare vita a tutta una serie di iniziative a supporto degli interventi Eco bonus e Sisma bonus.

L'art. 1 dell'accordo prevede in particolare una proposta integrata e modulare così formulata:

Le soluzioni di Unicredit a supporto del Superbonus

Unicredit Banca con l'informativa del 14 agosto 2020 comunica le sue soluzioni per supportare imprese, persone fisiche e Condomini, che intendono avvalersi del Superbonus:
Con la prima misura Unicredit si impegna ad acquistare i crediti fiscali che matureranno dopo la realizzazione dei lavori che beneficiano del Superbonus. Il beneficiario, da parte sua, si impegna pertanto a cedere i crediti fiscali e "a destinare i proventi derivanti dalla cessione dei suddetti crediti fiscali diventati certi liquidi
ed esigibili sul proprio conto corrente acceso presso la Banca a estinzione o riduzione del finanziamento concesso." I crediti fiscali possono maturare a un primo stato di avanzamento dei lavori pari almeno al 30% dei lavori e a un secondo SAL pari almeno al 60% dei lavori producendo idonea documentazione ossia fatture,

certificazioni, asseverazioni, ecc.
Il prezzo di acquisto dei crediti fiscali per le persone fisiche e i Condomini è di 102 euro su 110 di credito fiscale acquistato, mentre per le imprese il prezzo è di 100 euro su 110 di credito fiscale acquistato.
Mediante l'apertura di credito a scadenza per anticipo su contratti e fatture invece Unicredit apre appunto un credito in favore di imprese, condomini e persone fisiche per la concessione di anticipi su contratti e fatture, attraverso l'apertura di un conto corrente senza costi fissi, che contempla fino a un massimo di 30 operazioni e per una durata massima di 18 mesi. Credito da utilizzare per pagare gli interventi che danno diritto al Superbonus, nel limite del credito fiscale ceduto. Ai Condomini e alle persone fisiche la banca può anticipare su contratti e fatture fino al 100% dell'importo della cessione del credito fiscale, mentre alle imprese il 60%.
Per usare la linea di credito persone fisiche e Condomini devono produrre alla Banca le fatture da pagare. La linea di credito verrà utilizzata per pagare i
lavori che danno diritto al beneficio fiscale nel limite dell'importo del credito fiscale ceduto. Le somme che derivano dalla cessione del credito fiscale devono essere impiegate per rimborsare il credito concesso.
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Data: 18/08/2020 15:00:00
Autore: Annamaria Villafrate