Separazione e divorzio con un'unica domanda  Matteo Santini - 02/04/24  |  Mutui, si infiamma il dibattito sul piano di ammortamento alla francese Antonio Sansonetti - 30/03/24  |  La scienza smascherata United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 21/06/23  |  Compiti a casa: i docenti devono usare il registro elettronico  Redazione - 12/04/23  |  Annullate multe over50: la prima sentenza United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 26/03/23  |  

Giudici di pace: un nuovo mese di sciopero

Proclamato un nuovo sciopero dall'Unione Nazionale dei giudici di pace, dal 9 aprile al 6 maggio 2018. Garantita una sola udienza a settimana


di Marina Crisafi - Tornano a incrociare le braccia i giudici di pace. È stato proclamato infatti ufficialmente, con una lettera del 17 marzo (sotto allegata), lo sciopero nazionale della categoria per circa un mese: dal 9 aprile al 6 maggio 2018.

Giudici di pace: i motivi della protesta

I motivi della protesta sono sempre i medesimi, contro la riforma della magistratura onoraria che, denuncia l'Unagipa, nonostante, le istanze della categoria, procede ininterrotta.

Nel rilevare che il "governo non ha manifestato segnale alcuno di sensibilità nei confronti delle istanze di categoria e sta procedendo speditamente all'attuazione della contestata riforma mediante bandi di concorso per la nomina di nuovi giudici di pace e l'avvio dell'ufficio del processo le scriventi organizzazioni proclamano lo sciopero nazionale dei giudici di pace dal 9 aprile 2018 al 6 maggio 2018" dichiara infatti l'Unione nella lettera di proclamazione.

Leggi anche: Giudici di pace: il 22 nuova protesta

Sciopero giudici di pace: solo un'udienza a settimana

L'ulteriore astensione dalle udienze interesserà tutta la magistratura onoraria e durante tutto il periodo di sciopero, dal 9 aprile al 6 maggio, sarà garantita soltanto una udienza a settimana, oltre agli atti indifferibili ed urgenti. Tutte le altre attività giudiziarie ed amministrative, invece, saranno sospese.

Data: 20/03/2018 11:32:00
Autore: Marina Crisafi