F24 a saldo zero: gli "sconti" per chi si ravvede
di Valeria Zeppilli – Il ravvedimento operoso per coloro che non presentano o presentano in ritardo l'F24 a saldo zero è stato oggetto di una recente risoluzione dell'Agenzia delle entrate, ovverosia la numero 36/E del 20 marzo qui sotto allegata, che ne ha determinato i benefici per i contribuenti.
Ritardo inferiore a 5 giorni
In particolare, il ravvedimento operoso produce effetti differenti a seconda dei giorni di ritardo entro i quali ci si ravvede.
Se infatti il ritardo con il quale è presentato l'F24 a saldo zero non supera i cinque giorni lavorativi la sanzione è pari a 1/9 di 50 euro e quindi a Euro 5,56.
Ritardo tra 5 e 90 giorni
Se il ritardo nella presentazione del modello è compreso tra 5 e 90 giorni, invece, l'importo della sanzione ammonta a Euro 11,11 (1/9 di 100 euro).
Ritardo oltre 90 giorni
Se, infine il ritardo supera i 90 giorni, le sanzioni aumentano gradualmente e sono di Euro 12,50 (1/8 di 100 euro) se l'F24 a saldo zero è presentato comunque entro un anno dall'omissione, di Euro 14,29 (1/7 di 100 euro) se il modello è presentato entro due anni e di Euro 16,68 (1/6 di 100 euro) se il ravvedimento avviene entro due anni.
Processo verbale
Resta un'ultima ipotesi da considerare: quella in cui la delega a saldo zero è presentata dopo che la violazione sia stata contestata mediante processo verbale.
In tal caso, l'importo da pagare a titolo di sanzione è di Euro 20 (1/5 di 100 euro).
F24 a saldo zero
Per completezza, si ricorda che l'F24 a saldo zero è quello che deve comunque presentare chi si avvale della compensazione introdotta nel nostro ordinamento dal decreto legislativo numero 241 del 1997, anche nel caso in cui il saldo è pari a zero in quanto i crediti sono pari o superiori ai debiti (con la precisazione che il credito eventualmente eccedente non può produrre un saldo negativo nell'F24, ma potrà essere semmai utilizzato in occasione dei pagamenti successivi).
Data: 22/03/2017 19:00:00
Autore: Valeria Zeppilli