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Delega fiscale: stretta sulle agenzie e sanzioni più leggere per chi paga entro l'anno

Tra i cinque decreti approvati ieri sera dal Consiglio dei Ministri anche la semplificazione del contenzioso tributario. Rimandati a settembre catasto e giochi


diMarina Crisafi –Approvazione sul “gong” per i cinquedecreti attuativi della delega fiscale a poche ore dalla scadenza, fissataper oggi. A ricevere il via libera dal Consigliodei Ministri n. 70 ieri sera (in esame preliminare) sono stati iprovvedimenti riguardanti sanzioni penali e amministrative, evasione ederosione, contenzioso tributario, agenzie fiscali e riscossione. Rimandati a settembre invece la riforma delcatasto e la questione giochi.

Ecco,in pillole, le novità principali:

- Sanzioni ridotte per chi paga entro un anno

Saltata lasoglia della discordia, la famigerata “salva-Berlusconi”che prevedeva l'impunibilità delle frodi sotto il 3%, il Governo ha optato perla punibilità di tutte le frodi fiscali,snellendo le procedure ed evitando lesanzioni penali per i comportamenti meno gravi, quelli cioè deicontribuenti che, pur irregolari, sono privi di intenzioni fraudolente eaderiscono all'accertamento.

Se ladichiarazione è presentata entro unanno, infatti, si hanno in cambio sanzioni ridotte (fino alla metà).Prevista inoltre la riduzione di un terzo se la maggiore imposta o il minorcredito accertato sono inferiori al limite del 3% del dichiarato.

Sul frontepenale, delineate le condotte di frodefiscale che comunque non scatteranno sotto i 30mila di evasione e rivistele soglie di punibilità delle dichiarazioni infedeli (che salgono dai 50mila ai150mila euro di imposta evasa) e dell'omesso versamento dell'Iva (a partire da200mila euro per ciascun periodo di imposta, sotto tale soglia solo sanzioniamministrative).

- Semplificazione del contenzioso

Al fine di ridurre ilcontenzioso tributario, l'intervento normativo si muoverà verso l'incentivazione degli strumentideflattivi, l'estensione della tutela cautelare e l'immediata esecutività delle sentenzeper tutte le parti.

Sotto il primo profilo, il decreto potenzia la mediazione (cheoggi riguarda solo gli atti dell'Agenzia delle Entrate con valore non superioreai 20mila euro), con reclamo applicabilea tutte le controversie (indipendentemente dall'ente impositore, quindi anchegli enti locali), indipendentementedalla materia (classamento, rendite, ecc.) ed esteso anche ad Equitalia e al giudizio di appello. Quanto alla tutela cautelare, viene allargata a tutte lefasi del processo tributario, comportando la possibilità per i contribuentidi chiedere la sospensione dell'atto in presenza di un danno grave e deglieffetti della sentenza anche in appello. Quanto, infine, all'immediataesecutività delle sentenze riguarderà quelle aventi ad oggetto l'impugnazionedi un atto impositivo o l'azione di restituzione di tributi in favore delcontribuente.

Potenziatoe razionalizzato altresì l'istituto dell'interpello, con l'individuazionedi 5 categorie (ordinario, qualificatorio, probatorio, anti abuso,disapplicativo), riduzione dei tempi di risposta (che diventa vincolante) daparte del fisco a 90 giorni (in luogo dei 120 attuali) e possibilità dipresentazione anche da parte di contribuenti non residenti, sostituti d'impostae responsabili d'impresa.

- Riscossione

Con l'obiettivo di creare un sistema diriscossione che favorisca la compliance, inducendo il contribuente ad adempierespontaneamente, viene ampliata larateizzazione che, in caso di definizione concordata dell'accertamento, passa a 4 anni anziché tre con un minimo di8 rate e un massimo di 16. Introdotto altresì il principio del “lieve inadempimento”, che non fadecadere la rateizzazione nel caso di ritardo fino a 5 giorni, o di un minorversamento fino al 3% del dovuto con limite massimo di 10mila euro. L'avviso diaccertamento diventa esecutivo e l'affidamento delle somme all'agente diriscossione, potrà essere inviato dal fisco anche via mail. Cambia il meccanismo di dilazione anche daparte dell'agente di riscossione che potrà arrivare fino a 72 rate mensilidietro richiesta del contribuente in situazione di difficoltà e fino a 50milaeuro (per le somme superiori occorrerà fornire invece adeguata documentazione).

Nientepiù aggio per i concessionari della riscossione (oggi pari all'8%),infine, che potranno riscuotere soltantogli oneri di riscossione non superiori al 6% del riscosso.

- Stretta sulle agenziefiscali

Anche se rimaneancora aperto il “nodo” dei dirigenti decaduti in seguito alla sentenza dellaCorte Costituzionale, il decreto avvia il riordinodelle agenzie fiscali (Entrate, Dogane, Monopoli, Demanio) in funzione del “potenziamentodell'efficienza dell'azione amministrativa e della razionalizzazione dellaspesa”. Riorganizzazione che dovrà avvenire operando direttamente sui servizi di assistenza, consulenza e controllo,in un'ottica di approccio collaborativo tra le stesse e i cittadini, ispiratoal principio del “controllo amministrativo unico” per evitare duplicazioni e sovrapposizioni, e con una significativa riduzione dell'organicodirigenziale con contestuale riattivazione delle procedure concorsuali.

- Evasione ed erosione

Il decretoprevede un monitoraggio strutturale e continuativo e la revisione delle c.d. “spese fiscali”, con operazioni diriordino da inserire all'interno della nota di aggiornamento del Def, pervalutare gli impatti economici delle singole misure, “in prospettiva di unaloro rimodulazione”. Le maggiori entrate derivanti dalla modifica oeliminazione delle “tax expenditure” confluiranno nel Fondo per la riduzione della pressione fiscale. Quanto all'evasione,infine, il Governo presenterà annualmente unrapporto in Parlamento insieme al Def, per recepire le valutazioni sulsommerso effettuate dall'Istat con la stima dell'evasione fiscale econtributiva, indicando anche le iniziative programmate e i risultaticonseguiti nel contrasto agli evasori.

Data: 27/06/2015 14:40:00
Autore: Marina Crisafi