Il Governo annuncia la tassa sui contanti. Linea dura contro l'evasione o aiuto alle banche? Tu cosa pensi? Rispondi al sondaggio
Qualcuno la chiama già “guerra ai contanti” e in effetti èquello che il Governo si appresta a fare venerdìprossimo con l'introduzione di una tassaper i versamenti giornalieri in banca superiori ai 200 euro.
L'annuncio lo ha fatto direttamenteil premier Renzi, durante la direzione nazionale del Pd, anticipando che sultavolo del prossimo Cdm nell'ambito dei decreti attuativi della delega fiscale,insieme a cooperative compliance e fisco internazionale, arriveranno anche scontrino fiscale, fatturazione elettronicae il “pacco” per commercianti, artigiani e professionisti sotto forma di imposta di bollo proporzionale per depositi e versamenti in contanti sulproprio conto corrente in banca superiori alla soglia di 200 euro.
Il fine del nuovo “balzello”, unitamente alle altremisure che vedranno la luce nel prossimo decreto (tra cui la fatturazioneelettronica) è quello della lotta all'evasionefiscale, attraverso il superamento graduale dei tradizionali scontrinicartacei e l'incentivo all'utilizzo del Pos, per arrivare preparati al 2017, anno fatidico in cui commercianti,artigiani e professionisti daranno l'addiodefinitivo al contante e avranno l'obbligo di memorizzare e trasmetteretelematicamente al Fisco tutti i corrispettivi giornalieri.
Machi trarrà vantaggio dalla nuova tassa sui contanti?
Innanzitutto, com'è evidente, le casse dell'erario che sarannorimpinguate dall'imposta versata. Ma anchele banche avranno il loro bel tornaconto, grazie all'aumento degli utilisulle operazioni di accredito elettronico e alla contestuale riduzione deicosti di gestione del denaro cash (oggi stimata in circa 5 miliardi).
Dicerto,non ne trarranno benefici i contribuentiche seppur in regola con le tasse, assisteranno a un ulteriore aumento deicosti e della già schiacciante pressione fiscale.
E tucosa pensi della nuova tassa sui contanti? Sarà uno strumento utile per la lottaall'evasione fiscale o un nuovo aiuto per le banche?
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Data: 18/02/2015 12:00:00Autore: Marina Crisafi