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Riforma P.A.: stretta su dipendenti e dirigenti negli emendamenti al ddl. Ecco le novità

Giro di vite sull'assenteismo per malattia, le cui competenze verranno affidate all'Inps, e sull'azione disciplinare, con il licenziamento quale massima sanzione.


È arrivata l'annunciata stretta su dipendenti e dirigenti pubbliciresa più urgente dopo il caso dei vigili urbani di Roma. Nel ddl di riforma della PubblicaAmministrazione, il cui esame, interrotto per la questione Italicum èripreso nei giorni scorsi alla Commissione Affari Costituzionali del Senato, èstato approvato martedì il pacchetto diemendamenti presentati dal relatore, il senatore del Pd Giorgio Pagliari, che conferma il girodi vite sull'assenteismo per malattia, le cui competenze verranno affidateall'Inps, e sull'azione disciplinare, con il licenziamento quale massimasanzione.

Misure che vanno ad aggiungersi ai contenuti principali del ddl a firmadella ministra Marianna Madia che, oltre alla riforma del pubblico impiego,spazia dal riordino delle Camere di Commercio ai poteri del premier sino algoverno del territorio.

Ecco, in breve le nuove norme “in materia di responsabilità disciplinare dei pubblicidipendenti” messe a punto dal Governo per accelerare e rendere concreto l'eserciziodell'azione disciplinare su lavoratori e dirigenti della P.A.:

- Competenza dell'Inpsper le visite fiscali

Già annunciato nei giorni scorsi, inseguito alle polemiche nate sul caso dei vigili romani, il passaggio della competenza dall'Asl all'Inps per gli accertamenti medico-legali sulleassenze dal servizio per malattia dei dipendenti pubblici, è stato formalizzatonel nuovo pacchetto di emendamenti alla legge delega di riforma della P.A.

Previsti anche controlli più severi che impegneranno il governo allariorganizzazione delle funzioni, in virtù del trasferimento di competenze inmateria all'Istituto di previdenza, al fine di garantire la maggioreeffettività delle verifiche.

- Procedimento disciplinare

Saranno più rapidi ed efficienti i procedimenti disciplinari a carico deilavoratori pubblici, come spiegato dalla stessa Madia, al fine di rendere certoe concreto l'esercizio dell'azione disciplinare, soprattutto sul licenziamento per scarso rendimento,destinato ad allontanare i “fannulloni”, che sarà esteso anche ai dirigenti.

- Niente automatismi di carriera per i dirigenti

Previsto negli emendamenti anche ilsuperamento dell'avanzamento automatico delle carriere per i dirigenti, il cuipercorso verrà legato, invece, agli “esitidella valutazione”: vere e proprie pagelleal merito che misureranno i risultati raggiunti dall'organizzazione in totoe dai singoli dipendenti.

Tra le novità per i funzionari pubblicianche tetti sulle remunerazioni dei vertici e riforma della Scuola nazionale diamministrazione, alla quale è affidata la gestione dei corsi e dei concorsi peri dirigenti.

- Reintegro per licenziamenti illegittimi

Per gli statali, di fronte ai licenziamentidisciplinari illegittimi, la regola sarà il reintegro.

Viene ribadita così la “distanza” tra JobsAct e P.A. La riforma riguarda, infatti, il mercato del lavoro privato, mentreper il pubblico la mancata previsione di un reintegro potrebbe portare, secondoil ministro Madia, ad un rischio di “spoil-system”di tipo politico che invece in un'azienda non c'è.

- Laroad map della riforma

La prossima scadenza per la riforma è fissata per il 29 gennaioprossimo. Entro tale data, infatti, dovranno essere presentati tutti i “subemendamenti”e dal 30 si dovrebbe passare al voto in Commissione AffariCostituzionali al Senato. Questa la road map della legge delega che,nelle intenzioni dell'esecutivo, salvo ritardi dovuti alla legge elettoralee all'elezione del capo dello Stato, dovrebbe essere approvata in contemporaneacon i decreti attuativi, sui quali il Governo sta lavorando e che sarannorecepiti in un testo unico sul pubblico impiego.

Data: 24/01/2015 09:00:00
Autore: Marina Crisafi