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Legge Stabilità 2015: ecco il testo del maxiemendamento. All'alba il Senato ha votato la fiducia. Ora tocca alla Camera.

È arrivata all'alba la fumata bianca per il maxiemendamento alla Legge di Stabilità su cui il Governo ha posto la questione di fiducia.


È arrivataall'alba la fumata biancaper il maxiemendamento alla Legge di Stabilità sucui il Governo ha posto la questione di fiducia.

Con162 voti favorevoli, 37 contrari e nessun astenuto, nonostante la prosecuzionedelle polemiche “al vetriolo” tra i gruppi di senatori, le discrasie e i refusidel testo, per i quali, trattandosi di “drafting” lo stesso presidente Grassosi è assunto “la responsabilità di fare correzioni”, il Senato ha votato in via definitiva ilprovvedimento, unitamentealla seconda nota di variazione al bilancio e al ddl bilancio(con 161 voti a favore e 78 contrari), già approvato nel corso della seduta diieri.

Così,mentre rimane ancora alta la tensione per la questione dei tagli alle province,che farà scattare le procedure di mobilità per i dipendenti dal 2017, consindacati e parti sociali sul piede di guerra, la manovra torna alla Camera per il terzo eultimo esame, che si preannuncia “lampo”, con il voto finale già atteso per lunedì.

Ilprovvedimento votato dal Senato recepisce quasi tutti gli emendamenti votati dallaCommissione Bilancio, dal fondo per l'acquisto del nuovo farmacocontro l'epatite C al congelamento del canone Rai e della Tasi per il prossimoanno, sino al credito d'imposta Irap per le società senza dipendenti e gliautonomi.

Ecco,di seguito, le novitàapportate dal maxiemendamento, rispetto altesto uscito dalla Camera il 30 novembre scorso:

Canone Rai e Tasi invariati per il 2015

Congelatoil tetto massimo del 2,5 per mille della Tasi (latassa sui servizi indivisibili che grava sulla prima casa), scongiurando,almeno per il 2015, il pericolo di aumento dell'aliquota fino al 6 per mille daparte dei Comuni.

Bloccato anche il canone Rai cheper il prossimo anno vedrà lo stesso importo, con rinvio sinedie della riforma che ne prevede l'eventuale inserimento nellabolletta elettrica.

SgraviIrap per autonomi e imprese senza dipendenti

Confermatigli sgravi Irap (del 10% sul credito d'imposta) perle società senza dipendenti e per i lavoratori autonomi.

Afronte dello sgravio il Governo ha ripristinato, con effetto retroattivo, lealiquote che il decreto Irpef, lo scorso aprile, aveva ridotto del 10%.

Conseguentemente,i professionisti e le piccole imprese con zero dipendenti, prima di godere deivantaggi previsti dagli sgravi, subiranno, fin da subito, un rincaro dellatassazione.

Creditodi imposta per fondi pensione e casse previdenza

A fronte dell'aumento dell'aliquota di tassazione, rispettivamente,dall'11,5% al 20% e dal 20% al 26%, anche i fondi pensione e le casse diprevidenza potranno usufruire di un creditodi imposta, a patto che investano in attività di carattere finanziario, amedio o a lungo termine, per come individuate con decreto del Ministero dell'economiae delle finanze.

La disposizione punta ad incentivare gliinvestimenti nell'economia reale, ammortizzando, almeno in parte, l'aumentodella tassazione.

Anticipogara Lotto

Viene anticipataal 2015 la gara per l'affidamento del gioco del lotto originariamenteprevista per il 2016.

Con tale manovra si prevede di incassare ungettito di circa 750 milioni in quattro anni, di cui quasi la metà solo per ilprossimo anno.

Riduzionetagli patronati

Si riduce notevolmente il taglio dellerisorse per i patronati.

Dagli originari 150 milioni previsti, siera passati a 75 milioni, fino al definitivo ritocco che ha portato leriduzioni a 35 milioni di euro.

Rinvioverifica e spese per le armi di scena

Il maxiemendamento “salva” le armi di scena rinviando al 31 dicembre 2015 il termineentro il quale sottoporre a verifica del Banco nazionale di prova e,soprattutto, a spese di chi le utilizza le armi da fuoco per uso scenico.Inserita tra gli emendamenti e poi ritirata, la norma è rispuntata nelmaxiemendamento a seguito dell'allarme lanciato dall'Anica (l'AssociazioneNazionale Industrie Cinematografiche) che aveva preannunciato il rischio “paralisi”per tutto il settore.

Creditia Poste italiane e vendita rete elettrica FS a Terna

Ammonta a 535 milioni di euro il rimborso a Poste Italiane per i creditivantati nei confronti dello Stato, come disposto dal tribunale dell'UE, per ilquale i soldi restituiti dal gruppo nel 2008 non erano aiuti di Stato e,pertanto, nasce il diritto alla restituzione.

Per il gruppoFS invece prevista la vendita dellarete elettrica alla società partecipata pubblica Terna, che già ad oggi gestisce la gran parte della rete nazionale.

Vedi anche: Articoli sulla legge di stabilità 2015

Data: 20/12/2014 15:45:00
Autore: Marina Crisafi