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Voucher baby sitter e servizi per l'infanzia: entro il 31 dicembre le domande



Con la circolaren. 169/2014 di martedì scorso, l'Inpsha specificato la disciplina del contributosperimentale che concede alle madri lavoratrici la possibilità di richiederevoucher per l'acquisto di servizi di babysitting o per la fruizione di servizi per l'infanzia, concretizzata daldecreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali del 28 ottobre scorso(pubblicato in G.U. n. 287 dell'11 dicembre).

Introdotto in via sperimentale dalla riforma Fornero (art. 4, comma 24, lett. b) l. n. 92/2012) per iltriennio 2013-2015, il contributo per l'anno in corso e per il prossimo ammontacomplessivamente a 40 milioni di euro (20 per ogni anno).

Lavoratrici beneficiarie

Le madri lavoratrici,dipendenti di amministrazioni pubbliche o di aziende private,ovvero iscritte alla gestione separata (ex art. 2, comma 26,l. n. 335/1995), al termine del periodo del congedo di maternità e in alternativa al congedo parentale, possonorichiedere voucher da utilizzare per l'acquisto di servizi di baby sitting o uncontributo per sostenere le spese dei servizi per l'infanzia (appartenenti allarete pubblica o a istituti privati accreditati).

Le domande possono esserepresentate anche dalle lavoratrici che abbiano già usufruito in parte del congedoparentale e l'accesso al beneficio è concesso per ogni singolo figlio, purchévengano rispettati i limiti temporali indicati nel decreto del ministero.

Lavoratrici escluse

Sono escluse dalla misurale lavoratrici autonome iscritte adaltre gestioni (coltivatrici dirette, artigiane, colone, ecc.) e le madriche usufruiscono già del Fondo per le Politiche relative ai diritti e alle pariopportunità (ex art. 19 comma 3 d.l. n. 223/2006).

Non possono presentarerichiesta, inoltre, le madri lavoratrici ancora in fase di gestazione.

Relativamente ai serviziper l'infanzia, pubblici e privati, non possono altresì accedere al contributole dipendenti che, per il figlio per il quale intendono presentare domanda,risultano totalmente esentate dal pagamento dei servizi stessi, appartenentialla rete pubblica o privata convenzionata.

Lamisura

Il contributo è pari ad un importo massimo di 600 euro mensili erogati complessivamente per unperiodo non superiore a 6 mesi (tre per le lavoratrici iscritte alla gestioneseparata).

Per l'acquisto dei servizi di baby sittingil contributo è erogato attraverso i buoni lavoro (1 voucher per ogni mese di congedo parentale al quale la madrerinuncia), mentre per la fruizione dei servizi per l'infanzia, pubblici oprivati, consiste nel pagamento diretto daparte dell'Inps alla struttura prescelta (fino alla concorrenza dell'importodi 600 euro mensili per ogni mese di congedo parentale rinunciato).

Il beneficio spetta anche alle lavoratrici part-time in misuraproporzionata in ragione dell'entità della prestazione lavorativa.

Domandee modalità di ammissione

Per l'accesso al beneficio, le madrilavoratrici interessate devono presentare domandatramite i canali telematici dell'Inps oppure mediante patronato.

Nella domanda occorre indicare: a qualedelle due opzioni si intende accedere e, con riferimento ai servizi per l'infanzia,la struttura nella quale è stata effettuata l'iscrizione del figlio; il periododi fruizione del beneficio (specificando il numero dei mesi); dichiarare larinuncia al congedo parentale per i mesi corrispondenti e di aver presentato ladichiarazione Isee.

Per richieste multiple, bisogneràpresentare una domanda per ogni figlio.

Le domande vanno presentate entro il 31 dicembre (per ogni anno disperimentazione).

Per quanto concerne i soli voucher, unavolta ricevuta la comunicazione di accoglimento, le madri lavoratrici dovrannorecarsi presso le competenti sedi Inps per ritirarli entro i successivi 120giorni; la mancata presentazione vale come rinuncia al beneficio.

Data: 19/12/2014 18:22:00
Autore: Marina Crisafi