Saluto romano: reato di pericolo concreto e presunto Annamaria Villafrate - 21/04/24  |  Inadempimento obbligo vaccinale: illegittima la detrazione di anzianità di grado United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 19/04/24  |  La scienza smascherata United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 21/06/23  |  Compiti a casa: i docenti devono usare il registro elettronico  Redazione - 12/04/23  |  Annullate multe over50: la prima sentenza United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 26/03/23  |  

Abuso del diritto: 'condono' del Governo all'evasione sotto i 200mila euro e ai falsi sotto i 1.000 euro

Dalle prime bozze, rese note dall'agenzia Public Policy si delineano i contenuti del decreto attuativo che dovrà disciplinare il principio generale del divieto dell'abuso del diritto


Ancora nessuna fumata bianca per il decreto sull'abusodel diritto che doveva essere licenziato giovedì scorso dal Consiglio deiMinistri, nell'ambito dell'attuazione della delega per la riforma fiscale (leggen. 23/2014).

Ma dalle prime bozze, rese note dall'agenzia Public Policy si delineano i contenutidel decreto attuativo che dovrà disciplinare il principio generale del divietodell'abuso del diritto, vietando l'uso distorto degli strumenti giuridici alfine esclusivo o prevalente di ottenere vantaggi fiscali e ridisegnando i confini tra evasione, elusione e abuso, nel sensodella semplificazione e della certezza del sistema tributario.

Due i punti che fanno discuteree per i quali si parla già di “condono”del Governo: l'innalzamento della soglia oltre la quale le dichiarazioni fiscali infedeli sono considerate reato penale e la non punibilità delle fatture false divalore inferiore ai 1.000 euro.

In ordine alprimo punto, il decreto prevede una quadruplicazionedel limite di punibilità.

L'art. 4 delprovvedimento, si legge nella bozza, innalza, infatti, dai 50mila attuali a 200mila euro il tetto oltre il quale ladichiarazione infedele al fisco, finalizzata all'evasione delle tasse, èconsiderata penalmente punibile.

Di conseguenza, finoa 199mila euro non si applicherà più la misura, attualmente prevista, della reclusioneda uno a tre anni, ma solo la sanzione amministrativa.

Per le aziendeche aderiranno al regime dell'adempimentocollaborativo con il fisco, nell'ambito del progetto di tutoraggio dell'Agenziadelle Entrate, il tetto sarà elevatoulteriormente a 400mila euro.

Prevista, altresì,la retroattività delle nuove normeche saranno applicabili anche alle condotte abusive commesse alla data dell'entratain vigore del decreto, salvo che non sia stato già notificato atto impositivo.

Ai fini dell'applicabilitàdelle disposizioni, inoltre, non siterrà conto delle classificazioni o delle valutazioni non corrette sugli elementiattivi o passivi oggettivamenteesistenti, della non deducibilità degli elementi passivi reali e dellaviolazione dei criteri di determinazione.

Quanto al secondopunto, il decreto taglierà le sanzioniper chi rilascia fatture false.

Stando alleprevisioni contenute nella bozza, infatti, per i responsabili di frode “mediante uso ed emissione di fatture peroperazioni inesistenti”, al di sottodella soglia dei mille euro, attualmente sanzionata con la reclusione da 18mesi a 6 anni, non vi sarà più alcunregime di punibilità.

Tra le altremisure contenute nella bozza del decreto rilevano anche: la legittimità dell'opzioneesercitata dall'impresa sulla scelta del regime fiscale più favorevole e dell'integrazione dell'abuso solo in presenza di motivazioni economiche non marginali ela modifica delle frodi fiscali. Nonsarà sufficiente infatti una falsa rappresentazione delle scritture contabili,ma, ai fini della contestazione, occorrerà dimostrare che le operazioni simulate sono state compiute in modo oggettivo o soggettivomediante “documenti falsi o altri mezzifraudolenti idonei ad ostacolare l'accertamento”.

Altre novitàsaranno: l'affidamento alla gestionedell'Agenzia delle Entrate, anziché agli amministratori giudiziari, deibeni (fatta eccezione per denaro e titoli) sequestrati giudizialmente nell'ambitodelle indagini fiscali, nonché i limitiall'utilizzo del raddoppio dei termini di accertamento da parte del fisco, coneffetto parzialmente retroattivo.

Tutti aspetti,quelli descritti, sui quali non si è pervenuto ancora ad un accordo tragli addetti ai lavori (Governo e Agenzia delle Entrate, in primis), divisi suposizioni contrastanti tra chi vuole assolutamente evitare un “condono” aglievasori, optando per un'attenuazione delle pene e non per un “affievolimentodella lotta all'evasione”, e chi invece vede in tali misure un “fiscocollaborativo” e la soluzione alla piaga dell'evasione.

Proprio lamancanza di accordo, intanto, ha rallentato l'iter di approvazione delquarto dei provvedimenti in materia di delega fiscale (dopo il 730precompilato, la riforma delle commissioni censuarie e la modifica delle accisesui tabacchi), che sembra ormai destinato ad arrivare sul tavolo del Cdm la prossima settimana.

Data: 21/11/2014 18:11:00
Autore: Marina Crisafi