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Dal processo civile alla responsabilità dei magistrati. In arrivo, la “rivoluzione” della giustizia



Una vera rivoluzione in 12 punti che parte formalmentedall'avvio del processo telematico inaugurando una fase nuova anche nel metodo.È questo il fulcro della riforma dellagiustizia, annunciata dal premier Renzi a margine del Consiglio dei Ministridel 30 giugno scorso, che mira a far ripartire tutto il sistema attraverso ilcoinvolgimento delle diverse parti in causa sui testi già pronti ed unadiscussione “non ideologica” su un tema che, da oltre 20 anni, a detta delprimo ministro, scatena solo litigi e querelle.

Cardine dell'interariforma è il processo civile connorme che puntano alla semplificazione,alla riduzione dei tempi in un anno almeno per il primo grado e al dimezzamento dell'arretrato, giuntoormai ad oltre 5,2 milioni di processi pendenti.

Obiettivirealizzabili secondo il Governo, prima di tutto attraverso una sorta di “degiurisdizionalizzazione”, ovvero ilricorso preferenziale alla negoziazione assistita e alle camere arbitrali perarrivare ad un accordo “esecutivo” ed evitare così le vie giudiziali, a partireda separazioni e divorzi che, se consensuali, non prevedono più il ricorso algiudice.

Altra stradamaestra è l'”informatizzazione”integrale di tutto il processo civile, con canali prioritari per le famiglie eper le imprese, nonché il rafforzamento del principio di efficacia provvisoriadi tutte le sentenze di primo e secondo grado, con la previsione del recuperoimmediato dei beni (o dei crediti) richiesti in giudizio. Ulteriori novitàriguardano: la previsione del rimborsodelle spese del processo per chi soccombe nel giudizio, secondo la regola “chi perde paga”, in modo da ridurre leliti con finalità dilatorie e strumentali, e di un tasso legale di interessi maggiore per il ritardato pagamento,cosicchè i debitori che costringono i creditori a rivolgersi al giudice perrecuperare i crediti vedranno maggiorato quanto dovuto; nonché la possibilitàper i legali di sentire i testimonifuori dalle aule giudiziarie depositando al giudice le dichiarazioni, ilquale potrà decidere se escutere i testi anche mediante videoconferenza.

Misuredi automatizzazione anche per il processo esecutivo: con ricerche piùagevoli per il creditore, che potrà conoscere tutti i beni del debitore, compresiquelli facilmente occultabili (come titoli di stato, azioni, conti correnti);poteri di accesso alle banche dati online per gli ufficiali giudiziari;informatizzazione dei registri di cancelleria sull'esecuzione e trasparenza edefficienza delle procedure concorsuali.

Altri puntisalienti della riforma saranno: lariorganizzazione del Csm sulla base della formula “chi giudica non nomina, chi nomina non giudica” e di carrierelegate al merito, oltre alla tanto attesa novellasulla responsabilità civile dei magistrati che sarà basata sul modello europeo.

Sul frontepenale, torna il falso in bilancio earrivano misure in materia di autoriciclaggio,intercettazioni e prescrizione dei reati.

Temi caldi, anzicaldissimi, aperti alla discussione per tutta l'estate, dopo di che a settembre, secondo il timing fissato dal Governo, la riforma dovrà vedere la luce.

Data: 04/07/2014 18:00:00
Autore: Marina Crisafi