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Cassazione: al coniuge superstite è garantita l'abitazione della casa coniugale



di Licia Albertazzi - Cortedi Cassazione Civile, sezione seconda, sentenza n. 20703 del 10Settembre 2013. Qualidiritti vanta ex lege,nei confronti degli altri eredi legittimi, il coniugesuperstite? Nel casoin oggetto, a seguito di declaratoria di nullitàdi testamento olografo– ritenuto dal giudice di primo grado alterato da terzi – lostesso ha provveduto a distribuire i beni del decuius secondo iprincipi di diritto regolanti la successione di legge. A talestatuizione – confermata anche in secondo grado - si è opposta lavedova, la quale aveva sposato in terze nozze il defunto e con ilquale ha convissuto solo pochi mesi, proponendo ricorso inCassazione.

Dopoaver ricordato come, per escludere l'olografia (e di conseguenza lavalidità stessa del testamento) sia sufficiente un intervento diterzi, a qualsiasi titolo (quindi anche, come nel caso in oggetto, suespressa richiesta dell'interessato) la Suprema Corte accoglie inparte il gravame statuendo che “intema di successione necessaria (…) al coniuge, anche quandoconcorra con altri chiamati, sono riservatii diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e diuso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto ocomuni”. Perquanto riguarda l'imputazionedel diritto sulla massa ereditariaevidenzia che “talidiritti gravano sulla porzione disponibile e, qualora questa non siasufficiente, per il rimanente sulla quota di riserva del coniuge edeventualmente sulla quota riservata ai figli”. Tuttociò in ossequio al principiodi solidarietà coniugale,garantito anche in Costituzione agli artt. 2 e 47 nel senso di tutelae sviluppo fisico e spirituale del soggetto. Il diritto d'abitazionee l'uso dei mobili della casa coniugale, per questo motivo, gravanosull'interopatrimonio ereditarioe va imputato proporzionalmentealle singole quote di legittima.

Data: 23/09/2013 09:40:00
Autore: Licia Albertazzi