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Condannato per spaccio? Il licenziamento è legittimo



di Marco Massavelli - Corte di CassazioneCivile, Sezione Lavoro, sentenza n. 20158 del 3 settembre 2013. Sussiste il licenziamento per giusta causa qualora il dipendente spaccisostanze stupefacenti anche se in quantità ridotte e se la vendita avvenga aldi fuori dell'ambiente di lavoro. Il reato addebitato è elemento idoneo adincrinare il rapporto fiduciario tra le parti. E' quanto deciso dalla Corte diCassazione, Sezione Lavoro, con la sentenza 3 settembre 2013, n. 20158.

La prestazione dilavoro si svolgeva in una casa di curaper degenti che opera come residenza per anziani non autosufficienti.Certamente il sapere che un dipendente addetto a mansioni che si svolgono in unambiente così particolare e delicato, è stato condannato per spaccio dicocaina, non può che rompere il vincolofiduciario tra le parti, apparendo connotato da un particolare disvaloreambientale, ed espone la stessa casa di cura ad eventuali danni eripercussioni, potenzialmente molto negative, ove la circostanza venisse aconoscenza dei parenti di persone non in condizioni di autosufficienza, chequindi contano sull'assoluta affidabilità del personale addetto allasalvaguardia della loro salute e del loro benessere. A nulla rileva che i fatti addebitati siano estraneiall'ambiente e alla prestazione di lavoro: il reato di spaccio di stupefacentideve ritenersi talmente grave da ledere il rapporto fiduciario tra dipendente edatore di lavoro. Anche se il dipendente è inquadrato come ausiliario e quindinon si occupi prevalentemente dell'assistenza ai degenti, non vi è dubbio chel'attività lavorativa svolta all'interno di una Casa di Cura per anziani nonautosufficienti determini comunque un contattoquotidiano tra il dipendente e le persone ospiti della Casa: il fattoaddebitato al dipendente, benchè commesso al di fuori dell'ambiente di lavoro,necessariamente è elemento idoneo a incrinare il rapporto fiduciario tra leparti, posto che l'azienda avrebbe dovuto continuare ad attribuire compiti,implicanti rapporti stretti con anziani non autosufficienti, a dipendentecondannato per spaccio di cocaina.

Data: 15/09/2013 09:00:00
Autore: C.G.