La Prima Sezione Civile della Corte di Cassazione (Sent. n. 13777/2007) ha stabilito che l'Istituto di Credito può essere ritenuto responsabile del malfunzionamento del Bancomat e dell'eventuale clonazione della carta da parte di terzi.
Gli Ermellini hanno infatti precisato che la banca deve sempre usare la massima diligenza nei confronti dei propri clienti adottando tutte le misure necessarie ad evitare manomissioni. Difatti, precisano i Giudici, "svolgendo attività professionale, la banca deve adempiere tutte le obbligazioni assunte nei confronti dei propri clienti con la diligenza particolarmente qualificata dell'accorto banchiere, non solo con riguardo all'attività di esecuzione di contratti bancari in senso stretto, ma anche in relazione ad ogni tipo di atto o di operazione oggettivamente esplicati". Conseguentemente, precisa la Corte "la banca emittente della carta bancomat è responsabile, fino a prova contraria, dell'approntamento dei mezzi meccanici, della loro idoneità e del loro funzionamento e, comunque, degli errori dovuti a dolo o colpa grave". Con questa decisione la Corte ha accolto il ricorso di una correntista che si era vista prima catturare il Bancomat a causa di un malfunzionamento del macchinario poi clonare la scheda e diminuire il conto di alcuni milioni di euro.
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