Tra le novità previste dal d.p.r. n. 151/2012 anche la modifica della segnaletica stradale

di Marina Crisafi - A partire dal 15 settembre, cioè esattamente tra 9 giorni, il vecchio contrassegno arancione per i disabili andrà in pensione e al suo posto, esposto in originale sull'autovettura, dovrà esserci quello europeo di colore azzurro. La "novità" è frutto del d.p.r. n. 151/2012, di modifica dell'art. 381 del Regolamento attuativo del Codice della strada, che aveva previsto un periodo transitorio di tre anni per l'adeguamento del contrassegno e della segnaletica per i disabili, il cui termine scadrà, appunto, il prossimo 14 settembre.

In questi giorni, quindi, come riportato nell'apposita nota pubblicata sul sito dell'Anci, i titolari di pass dovranno recarsi presso l'ufficio comunale competente per territorio e richiedere la sostituzione dell'autorizzazione con il nuovo "contrassegno di parcheggio per disabili" conforme al modello europeo (raccomandazione 98/376/CE), strettamente personale, non vincolato ad uno specifico veicolo e avente valore su tutto il territorio nazionale (ex art. 1, comma 1, lett. B) d.p.r. n. 151/2012) ed europeo. Dal 15, infatti, la versione precedente non sarà più valida.

La normativa che trova attuazione tra pochi giorni prevede anche cambiamenti nella segnaletica stradale: le strisce segnalanti gli appositi parcheggi per disabili rimarranno di colore giallo, ma l'immagine che contrassegna la "carrozzella" dovrà essere di colore blu. Inoltre, entro la data di attuazione, dovrà essere ultimata la sostituzione della segnaletica verticale in tutte le aree comunali (aree di sosta, pedonali e ztl).

Per gli invalidi gravi, il comune potrà inoltre stabilire, anche nell'ambito delle aree destinate a parcheggio a pagamento gestite in concessione, un numero di posti destinati alla sosta gratuita, se nelle adiacenze, siano già occupati o non disponibili gli spazi a loro riservati.

Chi non si adeguerà agli adempimenti previsti dalla nuova normativa, sarà soggetto a sanzioni amministrative che scatteranno sia nei confronti dei privati che dei comuni che non provvederanno, nei termini, alle modifiche richieste.


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