Insieme alle consuetudini, gli usi rappresentano una fonte non scritta del diritto che consiste nell'attuazione da parte di una comunità di un comportamento uniforme e costante nel tempo, poiché considerato come prescritto da una norma giuridica vincolante. La percezione che il comportamento sia richiesto come obbligatorio, fa sì che gli usi si distinguano ad esempio dalla prassi.

La loro rilevanza la si ritrova specialmente negli ordinamenti di common law, ma assumono una rilevanza limitata anche nell'ordinamento italiano. Infatti si distinguono le consuetudo secundum legem, che vanno a chiarire e specificare la portata di una norma scritta, e le consuetudo praeter legem, che riguardano ambiti privi di normazione.