Digital Markets Act (DMA) rimodellerà infrastrutture e dinamiche digitali quali app store, pubblicità online, e-commerce, servizi di messaggistica e altri strumenti digitali

Digital Markets Act (DMA), di cosa si tratta

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In una legge le regole per garantire una concorrenza leale e una maggiore tutela. Si chiama Digital Markets Act (DMA) e rimodellerà infrastrutture e dinamiche digitali quali app store, pubblicità online, e-commerce, servizi di messaggistica e altri strumenti digitali. La Commissione europea ha accolto con favore la rapida intesa raggiunta ieri tra Parlamento europeo e Consiglio Ue sulla Legge sui mercati digitali (Digital Markets Act, Dma). Il regolamento, approvato poco più di un anno dopo la presentazione della proposta (nel dicembre 2020), è tra le prime iniziative di questo tipo a regolamentare in modo completo il potere di "gatekeeper" (guardiani dell'accesso) delle più grandi aziende digitali.

I principi del Digital Markets Act

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Il disegno di legge Europeo si fonda sulla definizione delle core platform services; sulla definizione concetto di Gatekeeper e sul collegamento con il mercato Europeo. Tali principi base hanno lo scopo di individuare quei fornitori di servizi digitali con un notevole impatto sul mercato interno ed esterno Europeo per il loro notevole potere economico e il loro ruolo di "accesso" per un gran numero di utenti a servizi e infrastrutture digitali. Per core platform services (servizi di piattaforma essenziali, centrali) si intendono tutte quelle grandi piattaforme online che operano nel mercato digitale internazionale gestendo servizi digitali come social media, e-commerce o motori di ricerca.

GateKeeper, cosa sono e come funzionano

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Stabiliti anche i criteri qualitativi e quantitativi per definire i cosiddetti GateKeeper ossia qualsiasi impresa con una capitalizzazione di mercato di almeno 75 miliardi di euro e con 45 milioni di utenti mensili. Questi includono Amazon, Apple, Meta e Google. Una volta designato come Gatekeeper, il regolamento assegna a tali piattaforme una serie di obblighi e divieti. Gli obblighi coprono un'ampia varietà di disposizioni, tra cui l'accesso ai dati, l'interoperabilità e l'autoreferenza. I "gatekeeper" a cui si applicherà il regolamento sono i principali fornitori dei servizi di piattaforme di base più inclini a ricorrere a pratiche sleali, come i motori di ricerca, i social network o i servizi di intermediazione online.

Questi guardiani dell'accesso al mercato digitale, individuati e designati in base a determinate soglie quantitative, saranno soggetti a una serie di obblighi e divieti definiti dal regolamento, in riferimento alle pratiche di mercato più sleali, che spesso creano o rafforzano barriere per altre imprese. L'obiettivo generale è quello di garantire l'accesso della concorrenza ai servizi digitali controllati dai "gatekeeper". L'accordo politico raggiunto dai negoziatori di Parlamento europeo e Consiglio Ue dovrà ora essere approvato formalmente dei due co-legislatori. Una volta adottato, il regolamento DMA sarà direttamente applicabile in tutta l'Ue e si applicherà sei mesi dopo l'entrata in vigore.


Foto: 123rf.com
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