L'obiettivo è salvaguardare la privacy per convincere gli utenti che i dati social saranno separati da quelli finanziari per chi userà Libra

di Gabriella Lax - Come annunciato è sbarcata "Libra", la moneta di Facebook. Dopo i tanti scandali sulla sicurezza adesso il colosso di Menlo Park dovrà rassicurare i cittadini sull'utilizzo della moneta virtuale sui social (vedi anche Nasce Libra la criptovaluta social).

Libra, ecco le garanzie per i consumatori comunitari

È la privacy l'elemento principale da salvaguardare come evidenzia David Marcus, il responsabile di Calibra, la nuova società creata da Facebook per lanciare e gestire la criptovaluta Libra.

Il primo passo del network di Mark Zuckerberg è quello di convincere il pubblico che i dati social saranno rigorosamente separati da quelli finanziari comunicati da chi userà Libra per pagamenti o trasferimenti di denaro con una app. Marcus ha poi chiarito: «Non saremo noi a governare il network che gestirà Libra». Attualmente sono 27 (ma il numero dovrebbe quadruplicare), da Visa a PayPal, da eBay a Uber, i partner raccolti intorno al progetto nel consorzio basato a Ginevra, in Svizzera, che produrrà Libra garantendo il suo valore con un paniere di valute e titoli sicuri e la distribuirà sul mercato.

Libra e le banche

Secondo il Financial Times, si tratta di un elenco che non comprende banche che, evidentemente, potrebbero trovare una concorrente nella la criptovaluta; così come non sono previsti altri colossi della Silicon Valley. Un gruppo in cui, comunque, tutti avranno tutti pari dignità e diritto di voto Facebook

manterrebbe il ruolo di leadership fino a fine anno. Sentita da Adnkronos, Valeria Portale, Direttore degli Osservatori Innovative Payments e Blockchain del Politecnico di Milano specifica che, anche se non minacciate le banche «non possono pero' stare a guardare, perché gli equilibri potrebbero mutare velocemente» a causa della normativa e per l'evoluzione delle abitudini dei consumatori, che tra i più giovani si affideranno sempre più ad attori non tradizionali per la gestione dei pagamenti».

Dovrebbe raggiungere 1,7 miliardi di utenti la "stablecoin", Libra che, per evitare problemi di volatilità è vincolata a più valute. Proprio questo aspetto potrebbe però creare un'altra problematicità, lo evidenzia ad AdnKronos l'esperto della task force del Mise sulla Blockchain

e co-founder di Chainside, Federico Tenga, secondo cui uno squilibrio potrebbe riguardare proprio il rapporto di Libra con i mercati emergenti.

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Foto: 123rf.com
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