Cosa si intende con il termine austerità in politica economica, quali conseguenze comporta e in cosa si differenzia dall'austerità degli anni 70

di Valeria Zeppilli - L'austerità, nel linguaggio economico, indica la politica di bilancio con la quale uno Stato, per ridurre il proprio deficit, provvede a eseguire dei tagli alle spese pubbliche,

Si parla di austerità anche quando i tagli sono fatti al fine di raggiungere l'equilibrio di bilancio.

In genere, comunque, uno Stato ricorre all'austerity quando teme di non rispettare i propri obblighi bancari.

Austerità: in cosa consiste

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L'austerità può estrinsecarsi in molteplici misure, che vanno dalla revisione della spesa attraverso la cd. spending review, all'incremento della pressione fiscale, ai disinvestimenti e così via.

Non si tratta di misure necessariamente alternative, ma di misure che possono coesistere nell'ambito di un programma complessivo di austerity.

Austerità e credibilità dello Stato

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Sulle conseguenze positive dell'austerità, la dottrina è divisa.

Per alcuni, infatti, la ripresa economica che dalla stessa può derivare non consegue solo alle misure di austerity in senso stretto, ma anche alla maggiore credibilità agli occhi dei creditori che queste farebbero guadagnare allo Stato che le pone in essere.

Altri, invece, sostengono che tale conclusione non abbia un valido sostegno, ma che anzi i sistemi economici subiscano dei danni in conseguenza dell'adozione dell'austerità.

Le conseguenze dell'austerità

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In ogni caso, si ritiene che normalmente l'austerità incrementi i conflitti sociali e le disuguaglianze economiche e che da essa derivino, tra le molteplici conseguenze, la crescita della disoccupazione, la recessione, l'instabilità dei prezzi con conseguente modifica del potere d'acquisto dei consumatori e la riduzione dei consumi.

Austerità in Italia

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Con il termine austerità si suole fare riferimento anche ad un altro, ben distinto, fenomeno, ovverosia a un periodo della prima metà degli anni 70 del novecento durante il quale molti paesi, tra i quali l'Italia, a seguito della crisi petrolifera del 1973 furono costretti a porre in essere imponenti misure volte a contenere in maniera drastica il consumo energetico.

Nel nostro paese, ad esempio, durante la cd. austerity fu imposto il divieto di circolare con mezzi privati nei giorni festivi, presidiandolo con sanzioni da applicare in caso di sua violazione che potevano arrivare anche a un milione di lire.

Altre misure del programma italiano di austerità furono l'abolizione delle insegne luminose grandi e animate, l'anticipo del telegiornale serale del Programma Nazionale della Rai alle ore 20:00, la chiusura dei cinema alle ore 22:00, lo stop delle trasmissioni televisive alle ore 23:00.

L'austerity prevedeva poi la chiusura dei bar e dei ristoranti entro mezzanotte e dei locali di pubblico spettacolo entro le 23:00, la limitazione della velocità sulle strade, l'aumento del prezzo dei carburanti e l'obbligo di ridurre del 40% l'illuminazione pubblica.

Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
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