In "Christus vivit", una esortazione apostolica post-sinodale il pontefice invita i giovani a non considerare il sesso come un tabù

di Gabriella Lax - «Il vero amore è appassionato» per questo la sessualità non può essere considerata come una tabù. Parla della famiglia ai giovani Papa Francesco, ma anche dell'amore e della sessualità nell'esortazione apostolica post-sinodale "Christus vivit", indirizzata "ai giovani e a tutto il popolo di Dio", firmata lunedì 25 marzo nella Santa Casa di Loreto e pubblicata oggi.

Esortazione apostolica Christus vivit per i giovani

Nel documento, composto di nove capitoli divisi in 299 paragrafi, il Papa spiega di essersi lasciato ispirare dalla ricchezza delle riflessioni e dei dialoghi del Sinodo dei giovani, celebrato in Vaticano nell'ottobre 2018. Parla della Chiesa e dei giovani, Papa Francesco e spiega: «Ci sono giovani che chiedono una Chiesa che ascolti di più, che non stia continuamente a condannare il mondo. Non vogliono vedere una Chiesa silenziosa e timida, ma nemmeno sempre in guerra per due o tre temi che la ossessionano. Per essere credibile agli occhi dei giovani, a volte ha bisogno di recuperare l'umiltà e semplicemente ascoltare, riconoscere in ciò che altri dicono una luce che la può aiutare a scoprire meglio il Vangelo». Un documento che parla di amore e la famiglia, poiché, evidenzia il Santo Padre: «i giovani sentono fortemente la chiamata all'amore e sognano di incontrare la persona giusta con cui formare una famiglia», per questo motivo il sacramento del matrimonio

«avvolge questo amore con la grazia di Dio, lo radica in Dio stesso. E, sulla sessualità, «Dio ci ha creati sessuati, Egli stesso ha creato la sessualità, che è un suo dono, e dunque "niente tabù". È un dono che ha due scopi: amarsi e generare vita. È una passione... Il vero amore è appassionato». Infine, Papa Francesco ha riservato uno spazio agli abusi sui minori, facendo proprio l'impegno del Sinodo per l'adozione di rigorose misure di prevenzione, esprime gratitudine «verso coloro che hanno il coraggio di denunciare il male subìto», ricordando anche che i preti che si sono macchiati di «orribili crimini non sono la maggioranza, che invece è costituita da chi porta avanti un ministero fedele e generoso».


Foto: 123rf.com
Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: