L'overruling è il mutamento improvviso di un orientamento giurisprudenziale. Tipico dei sistemi di common law, di esso si parla anche nel nostro ordinamento

Effetti dell'overrulling

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Il diritto e, ancor di più, gli orientamenti giurisprudenziali circa un determinato istituto sono in continua evoluzione e rendono il sistema giuridico un sistema governato dall'incertezza. A fronte di ciò, l'overruling, ovverosia il mutamento repentino e inopinato di una data interpretazione, può comportare un effetto paradossale: quello di compromettere una serie di atti processuali posti in essere facendo affidamento su di un orientamento improvvisamente superato.

Il prospective overruling

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A tutelare il diritto di azione e di difesa di un determinato soggetto di fronte a simili situazioni vi è il fenomeno del cd. prospective overruling, che, in sostanza, permette di valutare un determinato atto tenendo conto della giurisprudenza vigente nel momento in cui lo stesso è stato compiuto.

Perché possa aversi prospective overruling è quindi necessario che:

  • vi sia un mutamento nell'interpretazione di una norma processuale;
  • tale mutamento sia improvviso e imprevedibile;
  • esso determini un effetto preclusivo del diritto di azione o di difesa di una parte.

Se tali condizioni si verificano, il cambiamento dell'interpretazione data dalla giurisprudenza a una determinata norma processuale non produce effetti nei confronti di chi aveva in buona fede confidato nel precedente orientamento e fatto affidamento sullo stesso.

Overruling: le tutele secondo la Cassazione

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Per tentare di comprendere meglio il concetto, possiamo fare riferimento alla sentenza

della Corte di cassazione n. 4135/2019, che ha chiarito che "Il prospective overruling (o, più correttamente, la tutela in tali casi accordata) è un meccanismo finalizzato a porre la parte al riparo dagli effetti nocivi di mutamenti imprevedibili delle "regole del gioco" attraverso la sterilizzazione delle conseguenze pregiudizievoli del nuovo indirizzo interpretativo, consentendosi all'atto compiuto con modalità ed in forme ossequiose dell'orientamento giurisprudenziale successivamente ripudiato, ma dominante al momento del compimento, di produrre ugualmente i suoi effetti. Analogamente, l'errore della parte che sia incorsa in una decadenza per avere "omesso" di compiere un atto non dovuto secondo la giurisprudenza dominante, successivamente overruled, non ha rilevanza preclusiva entro certi limiti".

Chi tutelare dall'overruling

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La tutela rispetto all'overruling, in ogni caso, può essere ovviamente accordata solo alla parte che, confidando nell'interpretazione resa dalla giurisprudenza nel momento in cui ha tenuto una certa condotta, subirebbe dal successivo revirement degli effetti pregiudizievoli (in ambito processuale, nullità, decadenze o preclusioni).

Se, invece, il nuovo indirizzo interpretativo è migliorativo, la tutela da prospective overruling non ha ragione di esistere.

Valeria Zeppilli

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