Campeggiare sull'arenile è occupazione di suolo pubblico, sanzionata dai vari regolamenti e dalle ordinanze locali

di Valeria Zeppilli - La spiaggia è un posto molto amato dagli italiani: meta di una fuga a due passi dalla città, dove poter riposare, passeggiare, fare il bagno, stare insieme.

Molti la amano così tanto da porsi una domanda: posso anche dormirci?

La risposta, però, purtroppo è no.

Le spiagge, infatti, fanno parte del demanio pubblico e decidere di accamparsi su di esse con la tenda per trascorrere qualche notte cullati dal suono delle onde è una abusiva occupazione di suolo pubblico.

Le ordinanze e i regolamenti locali, peraltro, non lasciano alcun dubbio e sanzionano anche pesantemente il fenomeno dell'accampamento abusivo in riva al mare, che in alcuni Comuni rappresenta una problematica diffusa, reputata idonea a giustificare azioni di controllo capillari.

Così, in Puglia, in Sardegna e nelle altre regioni italiane bagnate dal mare, ogni anno vengono emanati provvedimenti ben precisi che disciplinano le attività esercitabili sul demanio marittimo durante la stagione balneare e che non dimenticano mai di sanzionare il campeggio abusivo.

Ciò che si vuole combattere è rappresentato dai rischi per la sicurezza, l'igiene e anche il decoro urbano, specie considerando che il campeggio sulla sosta è spesso accompagnato da grigliate, feste e falò.

In certe zone, più sensibili alla problematica, le sanzioni comminate arrivano addirittura a 500 euro e della vigilanza sono incaricati carabinieri, vigili urbani, polizia e guardia costiera.

Con la conseguenza che, purtroppo, per molti campeggiatori il sogno di dormire in riva al mare non può che restare tale...a meno che non si trova un'apposita struttura ricettiva che offre questa possibilità.

Valeria Zeppilli

Foto: 123rf.com
Altri articoli che potrebbero interessarti:
In evidenza oggi: