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Aspetti psicologici e giuridici della fragilità mentale dei 'cosiddetti pazzi randagi'

Per rappresentare gli aspetti psicologici osservabili e nascosti dei fragili mentali e dei “cosiddetti pazzi randagi” devo esemplificare alcune condotte (modi di comportarsi) dipendenti da tali patologie psicologiche e psichiatriche, cercando anche di accennare alle differenze correlate alle varie tappe dello sviluppo. Parto col dire che la fragilità mentale e la sindrome da pazzia di strada possono dipendere da fattori genetici, neo-natali o post-natali:
  1. le cause genetiche sono diverse e derivano dal danneggiamento del DNA (che può avvenire per esempio a causa della “tossicità” dei genitori o per altre malattie e aspetti patologici dei genitori, oggetto della genetica);
  2. le cause neo-natali sono varie e derivano dal danneggiamento dell'encefalo (che può avvenire per esempio a causa della “anossia neo-natale” o per altri accidenti patologici dei periodo neo-natale);
  3. le cause post-natali sono moltissime, disseminate nelle varie età e non sempre individuabili. Esse possono riferirsi al:
  1. i genitori che sono a conoscenza della fragilità mentale di una ragazza di 8 anni evitano di lasciarla sola in casa con un bambino di 3 anni, perché immaginano che se, per ipotesi, il piccolo tira giù una pentola, la ragazza non è in grado di portare prima in salvo il bimbo e mettersi rapidamente in contatto con loro, oppure, con fare resiliente, ricorrere ai vicini di casa senza perder d'occhio il fratellino;
  2. un'adolescente quindicenne, affetta da fragilità mentale lieve, non cura adeguatamente la propria immagine e la propria motricità corporea, pertanto non riesce a frequentare il liceo, compiendo il tragitto a piedi o in autobus, senza incorrere in frequenti molestie verbali e non verbali, persino da parte dei compagni di scuola maleducati od intruppati in branco;
  3. una giovane donna affetta da fragilità mentale lieve guarda al matrimonio senza sottilizzare molto nelle scelte, fino ad accettare incoscientemente situazioni penose o pericolose.
  1. i genitori che sono a conoscenza della fragilità mentale di un ragazzo di 8 anni evitano di lasciarlo solo in casa con un bambino di 3 anni, perché immaginano che se, per ipotesi, il piccolo tira giù una pentola, il ragazzo non è in grado di portare prima in salvo il bimbo e mettersi rapidamente in contatto con loro, perché preso dall'interesse per il videogioco;
  2. un adolescente quindicenne, affetto da fragilità mentale lieve, non riesce a relazionarsi adeguatamente con i coetanei, e non riesce a frequentare il liceo, compiendo il tragitto a piedi o in autobus, senza incorrere in frequenti molestie verbali e non verbali, persino da parte dei compagni di scuola maleducati od intruppati in branco: incorre in continue trappole che gli vengono tese per saggiare le sue reazioni;
  3. un giovane uomo affetto da fragilità mentale lieve guarda ai legami sentimentali con pigrizia e senza sottilizzare nelle scelte, fino ad accettare incoscientemente situazioni penose o pericolose.
Psic.go Gennaro Iasevoli 

http://www.giurisprudenza.uniparthenope.it/siti_docenti/SitoDocentiStandard/default.asp?sito=giasevoli Data: 25/01/2010 10:00:00
Autore: Prof. Gennaro Iasevoli