Saluto romano: reato di pericolo concreto e presunto Annamaria Villafrate - 21/04/24  |  Inadempimento obbligo vaccinale: illegittima la detrazione di anzianità di grado United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 19/04/24  |  La scienza smascherata United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 21/06/23  |  Compiti a casa: i docenti devono usare il registro elettronico  Redazione - 12/04/23  |  Annullate multe over50: la prima sentenza United Lawyers for Freedom - ALI Avvocati Liberi - 26/03/23  |  

Privacy: fissati standard internazionali privacy

Il Garante per la protezione dei dati personali (Newsletter 17.11.2009) ha reso noto che, lo scorso 6 novembre, tutte le Autorità Garanti dei 50 Paesi, riunite a Madrid per la 31ma Conferenza internazionale, hanno approvato un'importante risoluzione in materia di standard internazionali che contiene un primo pacchetto di regole e principi condivisi a livello mondiale.La risoluzione, ha precisato il Garante, consiste in una serie di prescrizioni a tutela della protezione dei dati dei cittadini che, muovendo da un impianto simile a quello della Direttiva europea, definisce principi generali in modo tale che possano essere accettati anche da Autorità di altri Paesi con una diversa cultura della protezione dei dati. Attraverso questi standard vengono quindi definiti una serie di principi, diritti, obblighi e meccanismi procedurali che devono rappresentare l'obiettivo di qualunque ordinamento giuridico in tema di privacy e protezione dei dati, nel settore pubblico e in quello privato.In buona sostanza, i principi condivisi che ciascun Ordinamento è chiamato ad assicurare sono liceità, correttezza e proporzionalità del trattamento di dati personali; rispetto del principio di finalità; trasparenza dei trattamenti; qualità e sicurezza dei dati; salvaguardia dei diritti di accesso, rettifica, cancellazione e opposizione da parte degli interessati; responsabilità del titolare anche per i trattamenti affidati a soggetti esterni; rafforzamento delle tutele per i dati sensibili; obbligo di assicurare il rispetto di questi standard nei trasferimenti internazionali di dati; garanzia di un controllo indipendente affidato ad autorità autonome ed imparziali provviste di adeguati poteri e risorse; potenziamento di approcci proattivi e preventivi basati sull'impiego di tecnologie, su valutazioni preventive di impatto-privacy, su controlli di qualità.Inoltre, secondo la Risoluzione, gli standard potranno costituire un'utile base di partenza per promuovere l'ulteriore armonizzazione delle garanzie in materia di privacy, soprattutto per quanto riguarda i flussi internazionali di dati. Data: 30/11/2009 09:00:00
Autore: Cristina Matricardi