Cassazione: alle Sezioni Unite il compito di fare chiarezza su termini impugnazione licenziamento
Il caso preso in esame dalla Suprema Corte è quello di un bancario che aveva subito un
licenziamento, per ragioni disciplinari, il 22 luglio del '98. Il lavoratore aveva impugnato il provvedimento con raccomandata spedita il 18 settembre '98, che era pervenuta all'azienda il 25 settembre successivo. Nel costituirsi nel giudizio per l'annullamento del
licenziamento, l'istituto aveva eccepito la decadenza del lavoratore dal diritto di contestare il
licenziamento, in quanto l'impugnativa era pervenuta oltre il lasso di tempo di 60 giorni previstodalla legge n. 604 del '66. Sia il tribunale che la Corte d'appello avevano ritenuto fondata l'eccezione, osservando che ai fini della verifica del rispetto del termine di decadenza, deve farsi riferimento alla data di ricevimento. Il lavoratore proponeva allora
ricorso per cassazione, per avere la
sentenza escluso l'applicabilità agli atti unilaterali di natura non processuale della regola stabilita dalla Corte Costituzionale con la
sentenza n. 477 del 2002.Il testo integrale è
disponibile quiAvv. Giuseppe Leotta -
lavoroediritto.it
Data: 29/06/2009 08:31:00
Autore: lavoroediritto.it