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Garante: l'invio di messaggi a catena è spamming

Il Garante per la Privacy è intervenuto contro lo "spamming", ossia l'invio indiscriminato di e-mail di natura commerciale non richieste


Ancora una volta il Garante per la Privacy è intervenuto contro lo "spamming", ossia l'invio indiscriminato di e-mail di natura commerciale non richieste.
Questa volta il Garante (Newsletter del 2/8 dicembre 2002) ha voluto precisare che deve ritenersi illecito anche l'invio di messaggi "a catena" che invitano i destinatari a inserirsi in un meccanismo di invio e-mail ad altri destinatari del tipo "catena di Sant'Antonio" elettronica.

Poco importa che il mittente è una persona fisica e che il messaggio non è di natura promozionale, per il Garante, infatti, è soggetto all'applicazione della legge sulla privacy anche il trattamento dei dati personali effettuato da persone fisiche quando i dati sono destinati (?) ad una comunicazione sistematica o alla diffusione.
Il meccanismo collegato a questo genere di e-mail, infatti, attiva, per sua natura, una comunicazione sistematica di dati personali degli interessati rientrando così nell'ambito di operatività della Legge 675/1996.
Data: 06/01/2003
Autore: Cristina Matricardi