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Permesso di detenzione e porto d'armi

Detenzione di armi, fucile ad uso sportivo, licenza, revoca. La sentenza del Consiglio di Stato


Giudizio di non affidabilità

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Parliamo dell'ottenimento e conservazione del permesso di detenzione e porto di armi.
In relazione a queste due vicende, come è noto l'Amministrazione può sempre legittimamente basare il suo giudizio di non affidabilità del titolare del porto d'armi ponendo l'attenzione, ad esempio, sul verificarsi di situazioni genericamente ascrivibili alla buona condotta della persona interessata.
Non è necessario per l'Autorità amministrativa esprimere per forza un giudizio di pericolosità sociale della persona e, neppure, un comprovato abuso nell'utilizzo delle armi, visto che ai fini di un'eventuale revoca la stessa Autorità è in grado di dare valore discrezionale a fatti ed episodi anche privi di rilievo penale.

Come si esprime questo giudizio

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L'apprezzamento che opera l'Amministrazione non può però essere casuale, ma deve sempre essere motivato e non deve essere irrazionale.
Questo perchè si tratta di un provvedimento di natura cautelare che tende a prevenire abusi nell'uso delle armi, a tutela delle esigenze di incolumità di tutti i consociati: non si tratta di un provvedimento di tipo sanzionatorio o punitivo.

Come viene tutelato l'interessato

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Abbiamo detto che la valutazione amministrativa deve sempre essere sorretta da una solida motivazione, che dia conto di elementi reali per sospettare delle garanzie di buona condotta nella detenzione ed uso delle armi fornite dall'interessato.
Lo ha precisato ancora una volta il Consiglio di Stato, Terza Sezione, nella sentenza n. 925 del 4 febbraio 2020.
In sostanza, dice il Supremo Consesso, dal provvedimento dovranno emergere chiaramente le ragioni per le quali la valutazione della complessiva personalità del soggetto conduce a ritenerlo pericoloso.

A tutela della parte privata, sarà ritenuta insufficiente un'eventuale motivazione scarna e fondata su un singolo elemento non corroborato da ulteriori indizi.

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Data: 01/06/2020 16:00:00
Autore: Francesco Pandolfi