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Traffico di influenze illecite

Il traffico di influenze illecite è un reato previsto e disciplinato dall'articolo 346-bis c.p., introdotto dalla legge n. 190/2012


Cos'è il traffico di influenze illecite

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Il delitto di traffico di influenze illecite è commesso da chi (al di fuori dei casi di concorso nei reati di corruzione per l'esercizio della funzione, corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio o corruzione di cui all'articolo 322-bis):

Traffico di influenze illecite: la pena

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La pena prevista per tale reato è quella della reclusione da un anno a quattro anni e sei mesi.

Essa, tuttavia, subisce un aumento se:

La pena è invece diminuita se i fatti sono di particolare tenuità.

Caratteristiche del traffico di influenze illecite

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Il reato di traffico di influenze illecite si caratterizza per essere un reato di pericolo, in quanto la sua consumazione coincide con il momento in cui viene data o accettata la promessa della remunerazione tesa a corrompere il pubblico ufficiale. A nulla rileva la condotta illecita effettiva del corrotto.

L'elemento soggettivo richiesto è il dolo generico, ovverosia la volontà di ottenere la remunerazione o la promessa in cambio della propria intermediazione.

Il bene giuridico tutelato con tale previsione è il prestigio della pubblica amministrazione.

Procedibilità e competenza

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La procedibilità prevista per il reato di traffico di influenze illecite è quella d'ufficio, mentre la competenza è del tribunale collegiale.

Traffico di influenze illecite e millantato credito

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Una fattispecie delittuosa analoga al traffico di influenze illecite era il millantato credito, punito dall'articolo 346 del codice penale ma abrogato dalla legge 3 del 9 gennaio 2019.

La differenza rispetto a questa ipotesi di reato sta nel fatto che, per la configurazione del delitto in analisi, è richiesta l'effettiva volontà dell'intermediario di utilizzare il denaro o il vantaggio patrimoniale per remunerare il pubblico ufficiale.

Traffico di influenze illecite e legge 231

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Dal 2019, con l'entrata in vigore della legge cd. anticorruzione (n. 3/2019), il traffico di influenze illecite è entrato a far parte del novero delle fattispecie delittuose che possono dare luogo alla responsabilità amministrativa da reato dell'ente.

Per tutte le società che hanno deciso di adottare un modello 231 si è reso quindi necessario procedere ai necessari adeguamenti, che tengano conto della novità legislativa.

Data: 07/02/2020 18:00:00
Autore: Valeria Zeppilli