La liquidazione delle spese dell'avvocato nei confronti del proprio cliente
di Clara Valle - Per la liquidazione delle spese, degli onorari e dei diritti nei confronti del proprio cliente l'avvocato, dopo la decisione della causa o l'estinzione della procura, può introdurre la controversia de qua con un ricorso ai sensi dell'art. 702 bis c.p.c., che dà luogo ad un procedimento sommario "speciale" disciplinato dagli artt. 3, 4, e 14 d. lgs. 150/2011, ovvero ai sensi degli artt. 633 ss. c.p.c. (dovendosi poi proporre l'eventuale opposizione ai sensi dell'art. 702 bis c.p.cp. e ss.).
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La vicenda
La vicenda trae origine da una controversia e, quindi, da una correlata domanda, con cui l'avvocato chiede la liquidazione delle spettanze della sua attività professionale svolta in un giudizio civile a favore di una cliente in un procedimento di separazione personale, in cui aveva anche richiesto ed ottenuto diversi decreti ingiuntivi per somme dovute dal coniuge a titolo di mantenimento dei figli e di spese straordinarie.Punto centrale della questione è valutare ed accertare in che modo e misura l'intervento legislativo di cui al d.lgs. 150/2011 abbia influito in materia di liquidazione degli onorari, attraverso la sostituzione dell'art. 28 e l'abrogazione degli artt. 29 e 30 della L. 794/1942, riconducendo la relativa procedura alla figura del procedimento di cognizione sommario "speciale".
Il vecchio testo dell'art. 28, rubricato "Forma dell'istanza di liquidazione degli onorari e dei diritti" prevedeva che l'avvocato, al fine di vedersi liquidati gli onorari, le spese e i diritti per l'attività professionale svolta in sede giudiziale, avrebbe dovuto seguire la procedura di cui all'art. 633 c.p.c. e segg. A seguito della riforma apportata dal d.lgs. 150/2011 l'art. 14 recita al 1° comma che "Le controversie previste dall'articolo 28 della legge 13 giugno 1942, n. 794, e l'opposizione proposta a norma dell'articolo 645 del codice di procedura civile contro il decreto ingiuntivo riguardante onorari, diritti o spese spettanti ad avvocati per prestazioni giudiziali sono regolate dal rito sommario di cognizione, ove non diversamente disposto dal presente articolo".
Data: 02/04/2018 17:00:00Autore: Clara Valle